Nel paese di Babbo Natale
Anche quest'anno si rinnova per i bambini del paese l'emozione di vedersi consegnare i doni da Babbo Natale in persona
C’è il Babbo Natale che arriva con il trattore ornato di rami di pino e ghirlande luminose e quello che sfoggia un carro con tanto di renne (e vin brulè), e non manca mai il Babbo Natale rock con un allegro equipaggio di folletti e "babbine" in minigonna.
Siamo a Vedano Olona, dove ogni anno la notte della Vigilia si compie una magia e i bambini si vedono consegnare i doni da Babbo Natale in persona.
Dietro questa magia ci sono i volontari dell’Associazione Genitori Silvio Pellico, che da otto anni portano avanti l’iniziativa "Arriva Babbo Natale" coinvolgendo mamme e papà che si mettono a disposizione per regalare ai bambini del paese un’emozione di quelle che non si dimenticano.
"Tutti in paese aspettano Babbo Natale, ormai è una tradizione per tante famiglie – spiega Stefania Fiorin, presidente dell’Associazione – ma forse non tutti conoscono il grande lavoro che precede il magico momento della consegna dei doni".
Tutto inizia almeno un mese prima del 25 dicembre: si preparano locandine e manifesti, si tolgono dagli armadi i vestiti rossi, si rinfrescano barbe e parrucche, ma soprattutto si lavora alla raccolta e alla suddivisione dei molti pacchi che confluiscono nella settimana precedente il Natale nella la sala teatro della Biblioteca comunale. Qui una squadra di volonterosi folletti prende in consegna i pacchi portati dai genitori, li etichetta, li registra e li assegna ad una delle quattro zone in cui viene diviso il paese. "E’ un lavoro che va fatto con grande precisione – spiega una delle mamme addette alla raccolta – perché i pacchi vengono consegnati casa per casa e sarebbe un dramma sbagliare un indirizzo o perdere un pacco e lasciare un bambino senza doni. Fortunatamente in questi anni non è mai successo".
Tutto procede tranquillamente fino al pomeriggio del 24, quando l’arrivo in contemporanea di una ventina di Babbo Natale che devono vestirsi, organizzarsi e caricare tutti i pacchi sui rispettivi carri genera un momento di inevitabile caos: "C’è chi è ingrassato e non entra più nel vestito, c’è chi non trova la barba e chi non riesce a mettersi la parrucca. Chi cerca le pile per le torce e chi stappa una bottiglia, il tutto tra grandi risate – racconta Mari, la coordinatrice del gruppo di Babbi Natale – E poi arriva l’ora in cui decine e decine di pacchi si mettono in movimento per essere caricati sui carri, ed è il momento più difficile perché bisogna evitare che nella confusione si perdano o si confondano i pacchi assegnati ai vari equipaggi".
Al tramonto le luci sui carri si accendono, dagli altoparlanti iniziano a diffondersi le tradizionali canzoni natalizie e finalmente i Babbi Natale partono in corteo per le vie del paese, per regalare ancora una volta ai bambini di Vedano l’emozione di un incontro speciale.
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