Discarica chiusa, le proposte di Progetto popolare Vedano

Il gruppo ha recentemente avanzato una serie di proposte dopo la cessazione del servizio

Continua la protesta per la chiusura della discarica di Vedano Olona. Il gruppo Progetto popolare Vedano ha recentemente avanzato una serie di proposte dopo la cessazione del servizio, avvenuta a fine del dicembre scorso. Di seguito le proposte stese dalla lista civica di cui fa parte l’ex sindaco Giovanni Barbesino:

– Mettere a disposizione settimanalmente un compattatore per la raccolta di sfalci e ramaglie ed uno per i rifiuti ingombranti per evitare trasporti verso il Centro Raccolta di Castiglione
– Realizzare piccole isole ecologiche dove sull’esempio di quanto oggi avviene per i medicinali, le pile e i vestiti si possano depositare quei rifiuti che occupano poco spazio (oli vegetali, bombolette spray, barattoli, detergenti)
– Informare la cittadinanza sulla possibilità, prevista dalla normativa, di smaltire alcuni prodotti al momento dell’acquisto di uno nuovo (es. apparecchiature elettriche ed elettroniche) – Attivare una Commissione che affronti i problemi generati dalla chiusura aprendola alla partecipazione dei cittadini
– Occorre poi che l’Amministrazione dia corso alla discussione sul Piano di Governo del Territorio (incredibilmente bloccata da mesi) per poter individuare, nel più breve tempo possibile, la zona nella quale realizzare il nuovo Centro Raccolta
– Riteniamo peraltro che la situazione che si è creata, possa essere anche l’occasione per proporre delle azioni che aiutino a ridurre la produzione di rifiuti secondo la logica che possiamo sintetizzare nello slogan VERSO RIFIUTI ZERO. Di seguito qualche proposta
– Circa un anno fa abbiamo proposto la realizzazione della CASA dell’ACQUA: consentirebbe di ridurre la produzione di molti kg di plastica. A Binago, dove è stata attivata, nel mese di ottobre sono stati prelevati 22.718 litri d’acqua evitando così lo smaltimento di 15.145 bottiglie di plastica e permettendo un significativo risparmio per le tasche dei cittadini.
– Sempre per ridurre la plastica il Comune può accordarsi con il supermarket che ha aperto da poco i battenti per mettere a disposizione “i detersivi alla spina” che alcune catene della grande distribuzione hanno attivato da tempo.
– E poi perché non promuovere maggiormente i distributori di latte alla spina già attivati a Vedano da alcuni produttori locali ?
– Non sarebbe male poi tornare ad incentivare, attraverso uno sconto sulla TARSU, come aveva fatto l’Amministrazione guidata da Progetto Popolare, l’utilizzo della compostiera domestica che si potrebbe accompagnare ad una sperimentazione per alcune realtà della compostiera comunitaria
– Proponiamo poi di trasformare lo spreco in risorsa. Perché non provare a recuperare il cibo non consumato nelle mense scolastiche, ma ancora perfettamente salubre, e metterlo a disposizione di qualche organizzazione no profit e di volontariato presente sul territorio?
– E poi anche come momento di socialità proporre la Giornata del Riuso. Un modo per svuotare i propri armadi, senza generare nuovi rifiuti, ma rimettendo in circolo dei beni che possono interessare ad altre persone.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2011
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