Hotel Continental a rischio chiusura, il Comune prova a salvarlo

La storica struttura di Cassinetta ha i lucchetti ai cancelli. A rischio una quindicina di posti. La proprietà e il sindacato hanno interrotto le trattative, L'amministrazione comunale tenta la mediazione

C’è un pezzo di storia di Biandronno che rischia di sparire. È l’Hotel Continental di Cassinetta, costruito negli Sessanta da Giovanni Borghi (e iaugurato dall’allora presidente della Repubblica Giuseppe Saragat) per ospitare i lavoratori della Ignis che arrivavano nel Varesotto dal Sud Italia e dal Trentino. La proprietà, divisa al 50 per cento tra due facoltose famiglie, ha deciso di chiudere i cancelli e mettere fine ad una lunga avventura. Alla base della drastica decisione la crisi economica che ha falcidiato molte imprese del settore alberghiero e non. L’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Antonio Calabretta ha saputo della notizia solo lo scorso sabato 19 marzo, quando al termine di una riunione tra i rappresentanti sindacali di Cisl e Cgil e una parte della proprietà i cancelli sono stati chiusi. «La crisi e le trattative sono partite due mesi e mezzo fa – spiega l’assessore al Commercio Giuseppe Giorgetti -. Ci hanno comunicato la decisione a cose fatte. Ho fatto notare che non è questo il modo di rapportarsi con l’amministrazione comunale, che vuole a tutti i costi mediare e cercare una soluzione positiva». In ballo ci sono una quindicina di posti, lavoratori impegnati nella reception e nell’accoglienza: per la proprietà sarebbero troppi in inverno e troppo pochi d’estate, da qui la proposta di passarli ad una cooperativa. Scelta che ad una parte del sindacato non è proprio andata giù, tanto da rompere le trattative e portare alla chiusura. Gli spiragli per una soluzione positiva ci sono, comunque: «Dopo il nulla di fatto di sabato scorso l’albergo è chiuso – spiega Calabretta -. Ho risentito le parti e credo si possa arrivare ad un punto d’incontro. Serve tempo e pazienza. Il Comune, con il supporto della Provincia che ha garantito attenzione e impegno, si mette a disposizione per aprire un tavolo con tutte le parti in campo. Perdere questo pezzo di storia per Biandronno sarebbe una ferita difficile da rimarginare». L’Hotel Continental al principio era un convitto, il Paolo VI, dove dormivano in 450 in camerate da sei/sette persone i lavoratori della Ignis fuori sede: poi sono nate la piscina, i campi da tennis e da calcetto, gli spazi per riunioni e convention. Ora il Continental è una struttura con 4 stelle, sfruttato in tutte le stagioni da turismo business: «Di prenotazioni ne avevano anche parecchie – spiegano gli amministratori biandronnesei -. Il Comune farà di tutto per evitare la chiusura e salvaguardare il posto dei lavoratori che al momento non sanno cosa sarà di loro nel prossimo futuro».

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Pubblicato il 22 Marzo 2011
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