“Raccolta differenziata e cibo biologico, fummo precursori”
L’affondo dell’ex sindaco Gilli che ironizza sull’operato dell’amministrazione su 30 all’ora e mercato contadino, rivendicando i risultati ambientalisti

«Consigliere Comunale da tempi immemorabili (il 1980), il nostro Primo Cittadino, forse per la calura estiva e per il superamento dei PM10 e dei limiti dell’ozono, dà mostra di un’improvvisa amnesia – spiega Gilli -. Quando, nel 2001, introducemmo la raccolta differenziata "spinta", che ha condotto a questi risultati eccellenti grazie all’impegno dei Saronnesi (e ormai insuperabili per ovvie ragioni), fummo accolti dai sarcasmi di chi ci aveva lasciato un’eredità di differenziazione al 30%; ci votarono contro, perché non "piaceva la gara d’appalto"… Oggi (l’appaltatrice è sempre la stessa) ne menano vanto. Un’iniziativa di dieci anni, che ha fatto vincere il nostro Comune il premio di “Città riciclona” di Legambiente per anni (nel 2004, 2005, 2006, 2007, 2008 prima del 2010) e, in un’occasione, il secondo premio di città “riciclona" della Provincia di Varese, con un sostanzioso assegno».
Gilli punta il dito anche contro gli altri punti toccati da Porro per la richiesta del Premio: «Il cibo biologico nelle mense scolastiche è già presente da anni, da quando fu inaugurato il Centro Unico di Cottura nel 2002; ricordo ancora con divertimento le proteste di alcuni genitori ultrasensibili all’ecologia, che si lamentavano di come le mele servite ai bambini e ai ragazzi non fossero belle lucide e colorite e volevano a tutti i costi la frutta biologica: era, appunto, quella già in uso, a coltivazione biologica, che è ottima, ma che spesso ha un aspetto meno invitante di quella a coltivazione ordinaria».
«Sui trenta all’ora non mi esprimo – conclude ironico l’ex primo cittadino -: ne noto la grandissima utilità, visto che in questi giorni Saronno è l’unica città in provincia ad aver superato le soglie di allarme per Pm10 e Ozono. Il mercato contadino è una simpatica iniziativa, a cui partecipano anche coltivatori diretti provenienti da decine di chilometri da Saronno. Ma va bene lo stesso, serve a salvarsi la coscienza. Ben venga l’importante riconoscimento: ma ai Saronnesi, non a questi provvisori, immèmori, Amministratori, che non esitano ad auto compiacersi di virtù non proprie. Ai Saronnesi, dicevo: loro si meritano il premio; loro che da anni si sono impegnati personalmente nella raccolta differenziata, loro che da mesi sopportano pazientemente un capriccioso divieto assurdo ed inutile, con costose multe. Altro che “iniziative che abbiamo fatto noi”».
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