Per risolvere i problemi di Frontiera, la Regio ora punta sui comuni italiani
Un incontro con 40 comuni: è l'inizio del dialogo con le piccole amministrazioni: prima parlavano le provincie. "Lo facciamo perché lo stato Italiano vuole abolire gli enti provinciali" ha dichiarato il presidente Gobbi
I comuni italiani della zona di confine chiedono al Canton Ticino di sbloccare i ristorni per i frontalieri. Lo hanno fatto nell’incontro che si è svolto a Chiasso nella mattina di lunedì 26 marzo 2012, che ha visto la presenza di 40 sindaci dei comuni della Regio Insubrica, la cui parte italiana comprende le province di Como, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco e Novara.
L’incontro, avvenuto al teatro di Chiasso, ha affrontato i primi temi comuni e ha valutato le basi per la costituzione di un tavolo di lavoro permanente. Che potrebbe non puntare sui rappresentanti delle provincie, come avvenuto fin ora, ma dei comuni, come è successo nell’incontro odierno: «Il Governo italiano vuole abolire le province – Ha sottolineato il presidente di Regio Insubrica, il consigliere di stato Ticinese Norman Gobbi – Quindi dobbiamo trovare dei nuovi partner per la Regio Insubrica. Vogliamo rafforzare il dialogo e pensiamo che questo possa passare attraverso i comuni»,
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