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Il Museo Maga aperto a Pasqua

Apertura straordinaria domenica e lunedì con visita guidata gratuita

Il Museo Maga di Gallarate sarà aperto durante le festività di Pasqua. Sabato e domenica con i consueti orari dalle 10 alle 19.30. Lunedì alle 16.30 è in programma una visita guidata gratuita alla mostra Long Play XXIV edizione del Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate con opere di Riccardo Arena, Mariagiovanna Nuzzi, Cuomo e Iorio, Alis Filliol e Diego Marcon.

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Long Play. XXIV Premio Gallarate 4 di 10

In mostra l’opera di Alis/Filliol Fusione a neve persa. Un costante ripensamento della scultura. Ne sono esempio le “fusioni a neve persa”. Sostituendo la neve, materiale effimero e inadatto a conservare le forme, alla terra refrattaria che tradizionalmente si usa per le fusioni in bronzo, si trasforma il processo di costruzione dell’opera scultorea, fino all’esito conclusivo, realizzato con un materiale duttile, ma visivamente “freddo”, come l’alluminio. Tra le conseguenze più importanti, dovute alla sostituzione del materiale di partenza, vi è l’impossibilità di controllare le azioni: gli artisti scavano il blocco, di ghiaccio tracciando delle traiettorie che non possono vedere, perché chiuse nel ghiaccio. Le forme appaiono solo alla fine del processo, assumendo le sembianze del procedimento stesso.

Luigi Presicce con La Leggenda della Vera Croce. Con La sepoltura di Adamo, primo episodio del ciclo “La Leggenda della Vera Croce”, Presicce prosegue e approfondisce il progetto de Il grande Architetto, performance in quattro atti, basata sulla simbolica uccisione dell’architetto che costruì il tempio di Re Salomone. Nel nuovo lavoro, Presicce si rifà alla leggenda del sacro legno utilizzato per la costruzione della Croce di Gesù. Il legno era quello dell’albero cresciuto sulla tomba di Adamo che il re Salomone fece abbattere per la costruzione del Tempio. Il progetto s’inserisce, infatti, nella più ampia indagine che Luigi Presicce ha rivolto all’uomo e alle sue ricerche verso l’immateriale, senza dimenticare che esse sono generate e alimentate dall’uso comune, dal folklore e dai bisogni, nonché alla sua incessante necessità spirituale, spesso contemporaneamente mistica e mistificatoria.

Mariagiovanna Nuzzi presenta Al-rumûl: forms-of-life and dwelling, un progetto che si concentra sulle differenti fasi che preparano la realizzazione di un film, dalla sua scrittura alla sua elaborazione visiva, come se in queste, piuttosto che nel film finito, risiedessero i veri valori di ricerca, della riflessione, della poetica e della genesi di ogni valore. Tale ricerca di un campo aperto, pur denso di qualità e sapere, si riflette nella scelta del soggetto dell’opera: Al Rumûl, le sabbie, terre in cui differenti posizioni dell’abitare sono entrate in conflitto: da una parte, una “occidentale”, legata alla definizione della proprietà, e dall’altra, una più fluida, legata all’idea di deserto che non appartiene a nessuno, nemmeno allo Stato. Con questi elementi l’artista costruisce un “ante-film”, una bozza allo stesso tempo significativa in sé e autonoma dal film finale. L’allestimento è composto di frammenti di testi e materiali fotografici scattati a Parigi, Berlino, Londra, luoghi di partenza dell’intero lavoro.

Il progetto Broken genealogies (Anno 1950) di Raphaël Cuomo e Maria Iorio si sviluppa in diverse fasi, durante i prossimi mesi e a mostra conclusa, prendendo come punto di partenza la storia del Premio Gallarate e le sue relazioni con il contesto storico, sociale e culturale in cui è nato. Il primo passo di questa ricerca, iniziata dagli archivi storici del Premio, è uno spazio appositamente costruito, dedicato alla Prima edizione del 1950, che ospita le opere acquisite in quell’anno, ossia le prime che hanno costituito la Collezione del Museo. Inoltre, insieme alle tele di alcuni artisti come Consadori, Radice e Vedova, sono esposte fotografie e diapositive e sono messi a disposizione del pubblico alcuni materiali di documentazione, con l’obiettivo di costruire un ponte tra il passato del Premio, i suoi valori e il suo presente.

Il progetto Spool presentato da Diego Marcon per il Premio Gallarate, consiste nel recupero, nel restauro e nella rielaborazione di archivi video analogici che raccolgono filmati di famiglia. La registrazione amatoriale su nastro, diffusasi nei primi anni Ottanta con l’avvento delle prime videocamere economiche, è spesso caratterizzata da riprese imprecise e tempi morti, catturando, assieme alle immagini della quotidianità familiare dei soggetti, piccole accidentalità che raccontano il contesto e il tempo della registrazione. Questi lievi refusi, nonché lo sguardo di un autore inconsapevolmente regista che taglia gli eventi e attraversa il tempo, sono il vero soggetto di ricerca di Marcon. Durante il corso della mostra si avvicenderanno alcuni di questi brevi film, sintesi o dilatazione di questa indagine dell’artista, condotta attraverso documenti destinati alla memoria del quotidiano.

Riccardo Arena presenta Duplice morte Ellero ed ecosistema visivo, un film suddiviso in differenti “video – unità” autonome (di cui il MAGA ospita View From the Window at Le Gras), ambientate in Argentina, dove Juan Vucetich, fu il primo a ideare un sistema per l’identificazione criminale tramite impronte. Il lungometraggio tratta la storia di un investigatore che indaga su un misterioso suicidio in cui due colpi di pistola sparati contemporaneamente sfigurano la vittima rendendola irriconoscibile. La simultaneità degli spari ricorda all’artista quella delle fotografie segnaletiche caratteristiche del sistema ideato nel 1900 da Umberto Ellero. L’opera di Arena nasce dalla raccolta di esperienze effettivamente vissute dall’artista dove, in un diario stratificato nel tempo, documenti trovati, immagini e filmati divengono gli elementi di partenza per il racconto di storie sorprendenti e inaspettate.
 

Dal 3 marzo al 8 luglio 2012
MAGA Museo Arte Gallarate
Via De Magri, 1 Gallarate
Tel. 0331706011 / Fax 0331706048
www.museomaga.it   info@museomaga.it
Inaugurazione sabato 3 marzo ore 18.30
Per info e prenotazioni: 02542757
Orari: martedì-venerdì 10.00-18.30; sabato-domenica 10.00-19.30. Chiuso il lunedì
Ingresso: Intero € 5.00, ridotto € 3.00 (dai 15 ai 26 anni).
Ingresso gratuito fino ai 14 anni, Over 70, soci AMACI e ICOM
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Aprile 2012
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