Grandi, il sindaco che va in curva dal ’73
Pizzetto e polo verde d’ordinanza si è presentato di buon’ora alla Casa del Disco di Varese anche Luciano Grandi, sindaco di Castronno, tifoso storico del Varese da più di 40 anni
Tra i primi arinnovare l’abbonamento al Varese 1910 c’era anche una faccia nota, mescolata a quelle di tanti “semplici” appassionati. Pizzetto e polo verde d’ordinanza si è infatti presentato di buon’ora alla Casa del Disco di Varese anche Luciano Grandi, sindaco di Castronno, tifoso storico del Varese come dimostra la sfilza di tessere che il primo cittadino leghista porta sempre con sè: «Sono abbonato dal 1973 – racconta il 56enne borgomastro di Castronno -, ma anche prima andavo allo stadio. Sempre in curva, anche oggi. Ricordo i primi tempi quando ero tesserato con i giovani biancorossi, gruppo di Gazzada Schianno: si andava allo stadio in bicicletta o a piedi. Nei tempi dell’austerity non si rinunciava alla partita e in autostrada la domenica ci si ritrovava per andare insieme a Masnago: c’era un clima diverso, molto più allegro e conviviale. Ora credere nello sport e nel calcio in particolare è dura: tra scommesse e violenza la parte brutta ha spesso la meglio, ma la passione per la bandiera non si molla mai». Grandi segue i biancorossi anche in trasferta e come ogni buon tifoso che si rispetti ha i suoi riti scaramantici: «Fuori casa vado spesso con Dario Andriotto, ex ciclista di Busto Arsizio – racconta il sindaco di Castronno -. Al Franco Ossola mi metto sempre nello stesso posto, da dove vedo la partita dalla stessa angolatura, circonadato dalle stesse persone che ormai sono amici. Guai a cambiare: in questi due anni le soddisfazioni sono state tante, speriamo si possano ripetere i successi e magari fare quel saltino in più. Io me li ricordo i tempi della serie A, sarebbe bello ripeterli». Grandi è rimasto fedele negli anni al Varese, dai tempi della serie B sfiorata passando per il fallimento e la risalita dall’Eccellenza fino al sogno playoff svanito contro Padova e Sampdoria nelle ultime due stagioni: «L’anno prossimo si riparte con un nuovo allenatore – chiude Grandi -. Mi sembra uno tosto, con un bel carattere: mi auguro possa trasmettere grinta e motivazioni ai giocatori, che spero vogliano tirare fuori l’orgoglio e riprovare la scalata alla massima serie. Noi ci crediamo».
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