Prima di partire passa in libreria

La seconda puntata dei consigli di lettura della redazione di Varesenews: cosa leggere in vacanza

Li avete già letti tutti? Bene, perché ne arrivano altri. Dopo i primi consigli di lettura da parte della redazione di Varesenews, oggi, alla vigilia di Ferragosto, ne pubblichiamo altri. Storia, classici e narrativa: queste sono le nostre passioni, e ve le raccontiamo. (ac)

Mille anni che sto qui, Mariolina Venezia, Einaudi
Premio Campiello 2007, il libro è ambientato a Grottole, nei pressi di Matera e racconta, dall’Unità d’Italia ai giorni nostri, le vicende quotidiane dei Falcone, una famiglia lucana cui il destino dona tutto e non risparmia niente. Una storia intrigante e ricca di sfumature, adatta per chi ama i profumi e i colori del sud, nel bene e nel male e per chi ama le saghe familiari. Scorrevole e intenso.

Acciaio, Silvia Avallone, Rizzoli
Il libro racconta di Anna e Francesca, due adolescenti che vivono nei casermoni di cemento costruiti negli anni Settanta dalla Lucchini S.p.a., la grande acciaieria che ancora oggi dà pane e disperazione a tutta Piombino. Un racconto che intreccia la vita delle due ragazze con la scoperta dell’amore, del sesso, dell’amicizia ma anche della morte e della violenza. Un libro che racconta la periferia d’Italia. Da leggere tutto d’un fiato, perfetto in vacanza se si ha bisogno di una storia coinvolgente.

Taking Woodstock. L’avventura eroicomica del ragazzo che salvò il Festival, Elliot Tiber, Rizzoli
Elliot Tiber racconta la sua storia personale intrecciandola a quella del “più grande festival di tutti i tempi”. Scorrevole e divertente, racconta i retroscena dell’evento da parte di chi, volendo o non volendo, ha permesso che quell’evento si realizzasse. Il Festival di Woodstock viene raccontato da chi l’ha vissuto in prima persona, senza tralasciare l’atmosfera di pace, amore e musica che il paesino di Bethel visse tra il 15 e il 17 agosto 1696. Dal libro è stato tratto il film "Motel Woodstock". Perfetto da leggere sotto l’ombrellone.
(Adelia Brigo)
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Cronaca di un suicidio, Gianni Biondillo, Guanda
Più profondo e metodico dei tempi di “Per cosa si uccide” e “Nella morte del cuore”, esce il meno “milanese” dei romanzi dello scrittore e architetto meneghino. Da una vacanza con la figlia esce una storia di fuga dalla realtà, con problemi, attualissimi, e paradossi dei giorni nostri. Piacevole.

«Partigia». Una storia della resistenza, Sergio Luzzatto, Mondadori
Nasce per l’ossessione di una frase, un passaggio de “Il sistema periodico” di Primo Levi, l’idea di Sergio Luzzatto di scrivere questo bellissimo libro. E la passione personale regala un testo che con la dovizia e il mestiere dello storico permette di centrare un argomento – la Resistenza – che consente di mettere a fuoco tanti passaggi della storia contemporanea, della Guerra Fredda in particolare, che ancora oggi sono terreno di discussione. Bello e da leggere.

La scomparsa di Majorana, Leonardo Sciascia, Adelphi
Il capolavoro del maestro siciliano parte da un fatto di cronaca la cui soluzione, ancora oggi torna come fenomeno carsico alla ribalta della scena internazionale. Un vero e proprio giallo storico dal sapore a tratti filosofico che permette di ripercorrere, con una scrittura immortale, la figura di una delle menti più grandi del ‘900 italiano
(Andrea Camurani)
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Di fama e di sventura, Federica Manzon, Mondadori
Si riesce ad aggiustare tutto nella vita, tranne che i propri genitori, soprattutto se non li hai mai conosciuti.

Cuore cavo, Viola Di Grado, Edizioni E/O
Descrivere la propria morte e decomposizione e osservare il mondo con gli occhi della trapassata. Di questa giovane scrittrice si è già parlato, ma non abbastanza.

L’ebreo errante, Elie Wiesel, La Giuntina
Nel Talmud si trovano tutte le risposte e tutte le domande. Sta all’uomo farle incontrare. Mazal Tov.
(Michele Mancino)
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Portugal, Cyril Pedrosa, Bao Publishing
Simon è un fumettista francese un po’ in crisi, che sollecitato dai ricordi del padre e degli zii decide di partire alla ricerca delle radici della sua famiglia, in un Portogallo sconosciuto e scoperto man mano sempre più familiare. Un romanzo di formazione a fumetti, dolce e malinconico

Buccinasco, Nando dalla Chiesa e Martina Panzarasa, Einaudi
Il racconto di come la ‘ndrangheta è venuta all’assalto del Nord, vista in particolare attraverso il caso eclatante della "colonizzazione" di Buccinasco e Corsico, nella zona a sud-ovest di Milano, a partire dagli anni Sessanta. Storia, analisi sociologica del crimine e uno sguardo sull’ultimo decennio, quello che ha visto la consacrazione della ‘ndrangheta come mafia più potente d’Europa

TransEuropa Express, Paolo Rumiz, Feltrinelli
Il grande giornalista triestino in viaggio sulla frontiera tra Est e Ovest, dal Circolo Polare Artico giù giù fino a Odessa e al Mar Nero, incontrando monaci che prevedono le guerre, vecchi contadini custodi di sinagoghe perdute, badanti contrabbandiere tra Polonia e Bielorussia, pugili fragili, macchinisti di treni senza fretta, popoli senza patrie.
(Roberto Morandi)
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Premiata macelleria creativa, Valentina Maran, Fandango Libri
Dopo la lettura del libro di Valentina Maran – che per lavoro realizza pubblicità – promozioni telefoniche, patatine, assorbenti femminili e alcolici diventeranno per voi irrimediabilmente diversi: preparatevi.
Perchè Premiata macelleria creativa, il libro della varesina (in realtà mornaghese) Valentina Maran, consegnandoci i segreti di quel che sta dietro le campagne pubblicitarie più famose svela in realtà la pochezza, il limite di quello che poteva essere e non è stato nella comunicazione italiana. E lo fa con uno stile semplice e da „diario quotidiano“: un po’ sfogatoio delle difficoltà di ogni giorno, un po’ promemoria per una lavoratrice donna costretta a fare scelte per vivere, anche, la sua vita.

60 giorni finiscono i soldi, Ludovica Amat, et al economica
Quello che succede a Ludovica Amat, nel diario di "60 giorni e finiscono i soldi", è qualcosa che succede, può succedere, a molti è successo, in questi tempi di crisi: Sentirsi la terra che frana sotto i piedi, inventarsi giorno per giorno una motivazione per ricominciare, cercare una sponda, dimenticarla.Anche chi ha una professione glamour e lavora nella "Milano da Bere" può ritrovarsi a a sognare di dormire su una panchina. La Amat racconta il count down dei soldi nel suo conto corrente in modo lieve e tragicomico e spiega come ha fatto a uscirne fuori, almeno con la testa: grazie alla fata Cerva e con la voglia di riderci su, dopo averci pianto. Per non dimenticare, ma affrontare il futuro con più leggerezza.

Mi hai cambiato la vita, Abdel Sellou, Salani
Chi è rimasto folgorato dalla bellezza e dalla levità del film "Quasi amici", che racconta lo straordinario rapporto tra un aristocratico multimilionario e un figlio di immigrati appena uscito dal carcere non può non leggere la biografia del "vero" badante: "mi hai cambiato la vita" di Abdel Sellou. Che racconta, con leggerezza e disincanto, una vita ai limiti e una resurrezione improbabile: per il giovane algerino cresciuto ai margini, ma anche per il plurimiliardario "azzerato" dalla tetraplegia. Un libro che, che – malgrado argomenti e punto di partenza – può essere tranquillamente una entusiasmante lettura estiva.
(Stefania Radman)
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L’ultima fuggitiva, Tracy Chavalier, Feltrinelli
Una lettura estiva e molto scorrevole è l’ultima fatica di Tracy Chavalier, autrice del best seller “La ragazza con l’orecchino di perle”. Nel suo ultimo romanzo, ambientato nell’America del 1800, racconta la scoperta della “Old America” da parte di una ragazza britannica, partita dalla sua casa nel Dorset per dimenticare una delusione d’amore. Il viaggio sarà difficile e doloroso, ma ancora di più sarà complesso il suo inserimento in una terra dura e ruvida, popolata da colonizzatori che si spingevano sempre più a Ovest. Nonostante i problemi, però, riuscirà a mantenere la sua fierezza nella battaglia contro gli schiavisti, difendendo e tutelando, anche a rischio della propria incolumità, i neri che tentavano la fuga disperata verso il Canada. Un libro che si “lascia leggere” facilmente, dove l’indagine sociale e storica, a cui l’autrice ci ha abituato, è affrontata con spirito più leggero.

Open. La mia storia, Andrè Agassi, Einaudi
Una storia incredibile. La vita di un campione progettata sin dalla tenera età di 4 anni da un padre padrone che lo obbliga a quotidiani estenuanti allenamenti per diventare un campione di tennis. Una vita senza alternative, costruita sconfitta dopo sconfitta fino all’ingresso nel gotha del tennis mondiale. Agassi rivive i momenti duri, drammatici della sua infanzia, dell’adolescenza ma anche della sua carriera da professionista, spesso solo, indifeso, in guerra con tutto e tutti, nonostante i soldi e il successo. Poi, lentamente, arriva la sua maturazione, l’accettazione della sua esistenza e la conquista della sua vita, fino all’incontro con Steffi Graf, pure lei figlia di un padre manager, con cui costruisce una famiglia e una vita dedita anche alla beneficenza con l’apertura di una scuola per bambini poveri e disagiati. Un racconto che permette di andare oltre le apparenze di quello che si ritiene un mondo dorato di sport e felicità.

Un Uomo, Oriana Fallaci, Rizzoli
L’ultima segnalazione la riservo a un titolo del passato. Un libro che ha oltre 30 anni e che ho letto nella mia adolescenza quando ancora mi esaltavo per principi e valori. Oriana Fallaci mi conquistò con “Un uomo”, il suo omaggio ad Alekos Panagulis, uomo, un poeta, un politico, che venne ucciso fingendo un incidente stradale nella Grecia “post colonnelli”. In questo libro, Oriana Fallaci, sua amica e compagna, lo esalta come eroe, paladino della libertà e della giustizia. È il racconto della vita di Alekos, successivo al suo fallito tentativo di golpe di Stato il 13 agosto 1968. Arrestato, venne condannato a morte ma la sentenza non venne mai eseguita. Fu liberato grazie all’amnistia e andò in esilio in Italia. Rientrò in Grecia nel 1974 dopo l’abdicazione della Giunta militare e venne eletto come deputato in Parlamento. La sua carriera politica, però, si interruppe nel 1976 in un incidente stradale sospetto, mentre si apprestava a dimostrare in Parlamento la connivenza tra il Governo e i vertici più importanti dell’epoca precedente. Oriana Fallaci gli dedica un libro trasformandolo in eroe, tributo al suo unico e grande amore oltre che agli ideali eterni dell’uomo: la libertà, la giustizia.
(Alessandra Toni)

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Pubblicato il 14 Agosto 2013
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