Il Parlamento Ue vota l’abolizione del roaming e tariffe telefoniche più basse

Il percorso di approvazione, che ovviamente trova consenso presso la maggior parte dei cittadini che si spostano per viaggio o lavoro, potrebbe durare fino ad ottobre

Cambiare stato Ue senza cambiare le tariffe roaming applicate dalle compagnie telefoniche sulle telefonate. Il Parlamento europeo ha votato sulla riforma del settore delle telecomunicazioni in Europa, che prevede tra l’altro l’abolizione entro il dicembre 2015 delle tariffe supplementari sui servizi telefonici mobili quando gli utenti sono in un Paese Ue diverso dal proprio (il roaming).
Il provvedimento, che non è ancora stato approvato definitivamente perché richiede l’esame del Consiglio dei ministri Ue, abolirebbe il prezzo aggiuntivo che un utente deve pagare all’operatore telefonico quando si trova in un paese diverso da quella di provenienza del proprio contratto di telefonia. Inoltre, si prevedono regole più chiare per la protezione di internet in quanto spazio libero, e non soggetto all’introduzione di tariffe specifiche per la fruizione di servizi come la telefonia via Web. Il Parlamento europeo ha votato quindi a favore del mantenimento della “net neutrality”, la neutralità della rete, respingendo le richieste degli operatori e delle grandi società di Internet, che vorrebbero modulare diversamente il traffico online a loro favore.

Il percorso di approvazione, che ovviamente trova consenso presso la maggior parte dei cittadini che si spostano per viaggio o lavoro, potrebbe durare fino ad ottobre ma non sarà privo di difficoltà. L’esame del Consiglio dei ministri Ue prevede infatti il parere degli stati membri e, nella formazione di questo parere, si annuncia battaglia soprattutto dalle compagnie telefoniche.
La battaglia per l’eliminazione dei costi del roaming è da tempo sostenuta dalla commissaria Ue all’Agenda digitale Neelie Kroes, che difende il pacchetto di misure dalle contestazioni degli operatori tlc. "Fondamentalmente – ha detto qualche mese fa – il roaming è sulla via della scomparsa in un modo o nell’altro, è tempo di arrendersi all’insostenibile e far fronte alle grandi opportunità del futuro". Anche perché, secondo un’indagine di Eurobarometro dello scorso 17 febbraio, quasi la metà degli europei (47%) non usa mai internet quando è in roaming, mentre un quarto spegne direttamente il cellulare quando si trova all’estero. Secondo la ricerca, in questo modo gli operatori di tlc perdono così 300 milioni di clienti potenziali.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Aprile 2014
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