Il “mosaico” delle case fantasma
Si parla delle case divenute non abitabili perché esposte al rumore dell'aeroporto: come avverrà la vendita dei lotti? I terreni sono di proprietà pubblica, ma le aree sono un mosaico che comprende anche terreni ed edifici privati
Si avvicina il 2015 e la scadenza di Expo, indicata da Regione Lombardia come data entro cui avviare le demolizioni delle cosidette "aree delocalizzate" (divenute di proprietà pubblica). E man mano che l’operazione si avvicina, emerge anche qualche interrogativo: come saranno venduti i terreni dove oggi sorgono le "case delocalizzate"? E che ne sarà di quei terreni privati che stanno dentro ai grandi "lotti" di terreno acquisiti da Regione Lombardia?
Le "aree delocalizzate" sono state acquisite negli ultimi 10 anni da Regione Lombardia, che ha acquistato le case divenute "non abitabili" perché poste in zone troppo vicine all’aeroporto di Malpensa e troppo rumorose. Cosa ne sarà delle aree? La domanda la pone il consigliere comunale del Pd di Somma Lombardo Jimmy Pasin, che scrive direttamente all’assessore regionale al territorio Viviana Beccalossi: «Mi risulta – sintetizza Pasin nella lettera all’assessore regionale – che la logica di intervento sia stata conformata per "Lotti" omogenei sui quali intervenire, e così risulta dalle planimetrie che abbiamo avuto modo di vedere nelle Commissioni Consiliari. In questi Lotti, esistono però alcuni mappali che sono tuttora di proprietà private. In alcuni casi questi lotti vedono ancora la presenza di fabbricati. Ovviamente la demolizione riguarda unicamente edifici di proprietà pubblica, arrivati cioè ai Comuni attraverso le procedure legate alla delocalizzazione». A questo punto Pasin chiede di «chiarire se è intenzione dell’Amministrazione Regionale di mettere in vendita, una volta finiti i lavori di demolizione, i lotti così come disegnati in questa operazione, trovando quindi un accordo con i privati all’interno degli stessi lotti, oppure se acquisire in qualche modo anche i mappali privati all’interno dei lotti stessi per poi procedere alla vendita. Credo sia importante questo chiarimento per mettere in luce quale posizione si vuole avere nei confronti dei privati che sono stati coinvolti nei perimetri di quei lotti».
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