Salvini “infiamma” la piazza di Samarate

Il segretario federale leghista fa riferimento all'immigrazione, alla gestione dell'ordine pubblico, alla necessità di mobilitare gli indifferenti in vista delle elezioni

Salvini “infiamma” la piazza di Samarate, a sostegno del candidato leghista Leonardo Tarantino.

Indossata l’inevitabile felpa “Samarà”, il segretario federale della Lega Nord è salito sul palco nel tardo pomeriggio, strizzando l’occhio al mondo cattolico («abbiamo 8 minuti per finire, non vogliamo disturbare la gente che va a Messa») e buttandosi poi sui temi classici della Lega (l’immigrazione, con il riferimento alle stragi del mare addossate ai «buonisti» e ad Alfano «incapace») e sull’attualità (gli scontri di Milano: «tra guardie e ladri, noi stiamo con le guardie, i codici identificativi li vogliamo per i manifestanti non per gli agenti»).

Da ultimo, l’appello a mobilitare l’elettorato: «Il nostro avversario non è la sinistra, non sono Renzi, Alfano o la Boldrini (risate su la Boldrini, ndr) ma l’indifferenza». Nel corso del comizio, nella piazza affollata dai militanti leghisti è intervenuto anche un gruppetto di contestatori, con uno striscione che recitava «prima degli immigrati vogliamo le mafie fuori dalla Padania».

Roberto Morandi roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 04 Maggio 2015

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