Fiom su Whirlpool: “Ora si apre la partita degli ammortizzatori sociali”

«Ora la trattativa ha una prospettiva». Stefania Filetti, segretario provinciale della Fiom Cgil, è soddisfatta dell’incontro a Roma con i vertici di Whirlpool. Per la prima volta in due mesi la multinazionale ha dato segnali concreti di voler cambiare il piano industriale e ridare una missione a quegli stabilimenti, in primis Carinaro (Caserta), che in prima battuta erano stati destinati alla chiusura.

«È chiaro che le pressioni, l’impatto della manifestazione e lo spettro della mancata produzione – continua Filetti – hanno fatto cambiare idea alla Whirlpool, anche se questa apertura va ancora riempita di contenuti, a partire da quella produzione di componentistica destinata a Carinaro che vuol dire tante cose. Mentre il percorso per None (Torino) fa leva su un subentro serio che dà garanzie ai lavoratori».

La dimostrazione di unità di Fiom, Fim e Uilm data con la manifestazione di Comerio e durante tutto l’iter di preparazione della stessa, non cancella alcune scelte fatte dai metalmeccanici della Cgil che fanno risalire la recente svolta nella trattativa con Whirlpool proprio dall’incontro separato di Firenze. «Quello è stato il momento in cui l’azienda è entrata nel merito – spiega il segretario della Fiom -. Stabilito questo punto, tutti hanno fatto la loro parte».

Il problema, dunque, era la titolarità della trattativa. Se per Fim e Uilm la mediazione del Governo attraverso il ministero è stata ed è fondamentale per mantenerla all’interno di un’azione complessiva del gruppo, per la Fiom la trattativa rimane tra azienda e sindacati. Il ministero deve limitarsi a garantire altre cose e a fare pressioni a livello politico. «Rimane aperta tutta la questione impiegati e ammortizzatori sociali – conclude Filetti -. Noi speriamo, come ha detto il ministro Guidi, che per questa partita si applichi la vecchia normativa a cui l’azienda aggiungerà un piano incentivi all’uscita volontaria. C’è ancora molto da fare».