Nella vertenza Whirlpool la condivisione ha vinto sull’egoismo

L'analisi del referendum dei tre segretari provinciali dei sindacati dei metalmeccanici

whirlpool

Nicolia Francesco, segretario provinciale della Uilm, si aspettava come i suoi colleghi di Fiom e Fim un buon risultato per il referendum sull’accordo con Whirlpool, ma il responso quasi plebiscitario decretato dai lavoratori apre una serie di considerazioni ulteriori sui rapporti con le altre sigle sindacali. «Un risultato così netto – dice Nicolia – è la prova che è stato fatto un buon lavoro, grazie al valore che il sindacato dei metalmeccanici esprime sul territorio. Non è un dato così scontato perché anche quando ci sono divisioni e contrasti a livello di segreterie nazionali, qui abbiamo un approccio molto concreto. Varese può’ essere un modello».

«È chiaro che questo risultato – aggiunge Stefania Filetti, segretario provinciale della Fiom Cgil – per noi è la riprova che l’accordo raggiunto era il migliore degli accordi possibili in un’ottica nazionale, non solo territoriale. Per quanto riguarda Cassinetta e Comerio, i lavoratori hanno apprezzato il fatto che Whirlpool Emea conferma il ruolo dei due siti quali centri di eccellenza per l’elettrodomestico da incasso in Europa. Quindi il referendum in qualche modo premia la visione di lungo periodo e di stabilità che scaturisce da questa faticosa trattativa»

«Il referendum ha premiato la scelta del sindacato di riportare il lavoro al centro della trattativa  – conclude Mario Ballante, segretario provinciale della Fim Cisl -. Il fatto che abbia prevalso il giudizio positivo in uno stabilimento dove ci saranno delle assunzioni e pur non sottovalutando qualche mal di pancia, significa che alla fine è prevalsa la ragionevolezza. Insomma, le persone coinvolte a Comerio e Cassinetta non hanno pensato solo al loro orticello. In prospettiva questo dato di condivisione delle difficoltà deve far pensare molto i vertici di Whirlpool e spero che in futuro ne tengano conto, perché questa è stata una prova di affidabilità a tutti i livelli, sia locale che nazionale».

Ora per Fim, Fiom e Uilm c’è un altro pezzo di lavoro, forse il più faticoso. Dopo la ratifica dell’accordo quadro nelle singole sedi, si dovranno affrontare le singole posizioni per i prepensionamenti, i trasferimenti e le uscite incentivate dei lavoratori.

di
Pubblicato il 16 Luglio 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.