Una vita a fare il pane, Giuliano Didonè cittadino onorario di Comerio
Conferito l'attestato allo storico panettiere che ha chiuso il negozio di via Garibaldi a inizio anno dopo una vita passata a sfornare pane, pizza e focaccia
Emozionato e felice, Giuliano Didonè ha ricevuto questa mattina, sabato 27 febbraio, la cittadinanza onoraria del Comune di Comerio, conferita dal sindaco Silvio Aimetti davanti al consiglio comunale e a parecchi cittadini accorsi per salutare e ringraziare chi ha sfornato per 43 anni il pane nel paesino al confine con Gavirate. Un uomo semplice, che ha cominciato a lavorare a 14 anni e a 72 ha deciso di godersi il meritato riposo e chiudere la panetteria di via Garibaldi, dove intere generazioni di comeriesi hanno comprato pane, pizza e la mitica focaccia.
LEGGI L’INTERVISTA A GIULIANO DIDONÈ
Il sindaco di Comerio Aimetti ha consegnato l’attestato di cittadino onorario a Didonè leggendo una breve dichiarazione con le motivazioni dell’onorificenza, la terza assegnata dall’amministrazione comunale dopo quelle conferite a Vittorio Cosma e Maria Grazia Crippa.
«Il profondo significato insito nella parola pane, richiama in noi il senso di famiglia e di condivisione frutto della natura e del lavoro dell’uomo; lavoro inteso anche come mezzo di sostentamento e crescita della nostra Società, così come sancito dal primo articolo della Costituzione. La fabbricazione del pane è un lavoro faticoso che inizia nelle ore notturne e si completa all’alba: il Signor Didonè, con grande impegno ed amore , ha preparato i propri prodotti per i Comeriesi che, sin dalle prime ore del mattino si sono recati presso la sua bottega, chi per il pane, che per la focaccia da portare a scuola come merenda. La cortesia e la gentilezza sono sempre state una caratteristica della famiglia Didonè, con le quali veniva “condito” il pane che si comprava presso il loro esercizio commerciale».
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