I sindacati: “Ora pensiamo ai lavoratori che dovranno trasferirsi”

I segretari provinciali dei metalmeccanici Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm chiedono alla multinazionale di aprire la trattativa per il trasferimento dei lavoratori da Comerio a Rho Pero

Manifestazione nazionale Whirlpool

I sindacati non sembrano sorpresi della decisione di Whirlpool di trasferire il quartier generale da Comerio a Rho, in affitto nell’ex centro direzionale di Expo. Ora la priorità di Fiom, Fim e Uilm è aprire con un certo anticipo la trattativa per il trasferimento dei lavoratori da Comerio alla nuova sede che dovrebbe avvenire all’inizio del 2017. «Sapevamo di questa scelta di Whirlpool già ai tempi della della fusione con Indesit – dice Stefania Filetti, segretario provinciale della Fiom Cgil – ma non conoscevamo la destinazione finale. È chiaro che non siamo affatto contenti che vada via da qui perché perdere il centro direzionale emea non è cosa da poco. Al tempo stesso questa scelta va inserita in un contesto più ampio perché un trasloco sta nelle possibilità soprattutto se è una multinazionale. Ora la trattativa per le condizioni di trasferimento devono essere pattuite con i lavoratori. Quindi auspichiamo l’apertura di una trattativa ben prima dell’inizio del trasferimento».

«Noi vorremmo capire quale sarà l’impatto sull’indotto anche se non produttivo – aggiunge Francesco Nicolia, segretario provinciale della Uilm – perché questa scelta creerà un problema di depauperamento di quell’area. Per quanto riguarda il personale di Comerio, ci auguriamo che ci sia una disponibilità ad un confronto sindacale. Tra i lavoratori di Comerio ho visto una certa rassegnazione, anche perché era una notizia che circolava da tempo, andava solo ufficializzata. Comunque, come sindacato faremo un ragionamento sulle questioni oggettive e sulle difficoltà che possono avere alcuni lavoratori in fase di trasferimento perché, anche se è vero che sono meno di trenta chilometri e siamo sempre in Lombardia, ci sono dei casi critici di persone con problemi seri. Essendo Whirlpool una azienda di dimensione internazionale non credo che questo spostamento cambi molto le sue strategie, anzi, essendo Milano una capitale europea puo’ trarne giovamento in termini di immagine ed efficienza».

«Le ragioni per cui l’azienda ha deciso di cambiare luogo per il suo quartier generale – conclude Mario Ballante, segretario provinciale della Fim Cisl dei Laghi – non sono pretestuose, ma hanno un fondamento perché la sede storica dove è nata l’industria Ignis di Borghi è inadeguata sia dal punto di vista tecnologico che strategico-logistico. Ora i problemi sono di due tipi:  venire incontro al disagio di tanti lavoratori per lo spostamento della sede di lavoro, argomento di trattativa con l’azienda, riqualificare la proprietà del quartiere direzionale di Comerio. Il centro sportivo non deve essere abbandonato ma rilanciato, operazione che si inserirebbe in un tessuto sociale molto sensibile al tema dello sport. I capannoni invece potrebbero essere riutilizzati per altre attività economiche, come startup,  imprese innovative e attive nella ricerca. L’importante è che in quell’area non sorga l’ennesimo centro commerciale».

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Pubblicato il 06 Aprile 2016
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