“Tubi di pasta”: la storia delle due guerre di Giuseppe Bianchi
Nell'ambito delle iniziative del Giorno della Memoria viene presentato lunedì in biblioteca il memoriale di un soldato sommese, reduce della Russia e dei campi di concentramento tedeschi
Da Somma Lombardo alla steppa russa e ritorno, poi ancora dall’Italia alla Germania e ritorno: sono i tre anni di guerra di Giuseppe Bianchi. “Tubi di pasta”, il volume tratto dal memoriale scritto dallo stesso Bianchi alcuni anni fa, sarà presentato lunedì 30 gennaio a Somma Lombardo.
Giuseppe Bianchi, classe 1922, fu chiamato alle armi nel 1942 e inviati in Russia con il 37° fanteria Divisione Ravenna: sopravvissuto alla ritirata di 1000 km dal fronte sul fiume Don, ferito, fu rempatriato in Italia in primavera. Dopo l’8 settembre fu deportato dai tedeschi e finì come “schiavo di guerra” a Breslavia, “città fortezza” che fu tra le ultime a capitolare a maggio 1945 dopo violentissimi scontri. Giuseppe Bianchi è stato insignito di medaglia d’oro nel 2014, è morto nel febbraio 2015. VareseNews ha raccontato qui la sua storia, partendo da un’intervista e dal memoriale.
Il volume “Tubi di pasta”, in edizione curata da Ermanno Bresciani, è stato pubblicato con il contributo dei sindacati pensionati della Provincia di Varese (Spi Cgil, Fnp Cisl, UilPensionati). La presentazione è in programma lunedì 30 gennaio, nella Sala Polivalente della Biblioteca (alle ore 15).
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