L’oca con il becco di rame all’asilo di Cunardo
Una favola che diventa realtà per i bambini della scuola dell'infanzia. Dopo aver letto il libro, l'oca ferita da una volpe è arrivata in paese
Una favola che diventa realtà. È proprio il caso di dirlo per i bambini della scuola dell’infanzia di Cunardo.
Dopo un anno di lavoro sulla storia e il libro “Becco di rame“, l’oca è arriva davvero in paese insieme al veterinario che l’ha salvata, il dottor Alberto Briganti.
Tutto nasce da una storia realmente accaduta e cioè un incidente avvenuto in una fattoria, episodio nel quale si trova coinvolta un’oca che viene aggredita da una volpe. La coraggiosa oca difende e salva gli animali del pollaio, ma la volpe riesce a romperle la parte superiore del becco. Il tipo di lesione non permetteva nessun tipo di cure e l’unica strada era quella di un’eventuale protesi che doveva essere completamente ideata.
Il veterinario dal quale era stata portata l’oca, che da oltre dieci giorni non mangiava, si orientò ad allestire una protesi e, con una lamina di rame da un millimetro, ritagliò quello che sarebbe divenuto il nuovo becco. Con una tecnica innovativa il becco di rame viene fissato con successo. Da oltre un anno questa meravigliosa oca di razza Tolosa di oltre otto chili, mangia tranquillamente ed è la vera protagonista dell’incredibile mondo di Becco di Rame.
Oggi Becco di rame e il dottore girano l’Italia per raccontare questa storia e raccogliere fondi per sostenere la cura e recupero animali selvatici in difficoltà.
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