Siti Unesco e aree archeologiche, una “scommessa” da 800 mila euro

Finanziati 23 progetti su tutto il territorio lombardo. Ecco quali sono quelli che interessano la nostra provincia

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“Sono molto soddisfatta dell’esito di questo importante bando con il quale siamo riusciti a finanziare 23 progetti su quasi tutto il territorio lombardo in due settori che ci stanno particolarmente a cuore: i siti Unesco e le aree archeologiche.
Con questa ulteriore misura continua il nostro percorso di valorizzazione e promozione dei territori e delle loro specificità, che li rendono sempre più attrattivi, come dimostrano anche gli ultimi dati sulla crescita del turismo in Lombardia”. Lo ha detto l’assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellini annunciando le graduatorie del bando sulle aree archeologiche e i siti Unesco.

“In questi quattro anni – ha ricordato l’assessore Cappellini – abbiamo investito tante energie e risorse concrete, sia nei siti Unesco, sia nelle aree archeologiche, e questo ulteriore strumento testimonia la nostra volontà di continuare un percorso che gli operatori culturali e i territori hanno dimostrato di apprezzare molto”.
“Le aree archeologiche lombarde – ha aggiunto – sono tanto significative quanto ancora poco conosciute o non valorizzate come meriterebbero. Ecco perché ci stiamo impegnando a farle
conoscere di più, con diversi strumenti e interventi, anche rivolti alle scuole”.

“Il 29 maggio, giorno in cui abbiamo dato inizio ufficialmente all’Anno della Cultura in Lombardia – ha concluso l’assessore Cappellini -, avevamo anticipato che sarebbe stato un anno pieno di iniziative e di novità, in attuazione della nuova legge regionale in materia di cultura, volte alla promozione del nostro straordinario patrimonio culturale, anche immateriale”.

I PROGETTI VARESINI

Ecco nel dettaglio i progetti finanziati in provincia di Varese, il soggetto beneficiario, la sede dell’intervento, il contributo erogato da Regione Lombardia e una presentazione del progetto.

– “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia: una mostra fotografica per la valorizzazione e come strumento per un nuovo progetto di comunicazione”, parrocchia di Santa Maria del Monte
Varese, contributo previsto: 17.984 euro.
I nove Sacri Monti dell’Italia settentrionale, eretti tra il XVI ed il XVII Secolo, sono stati iscritti nel 2003 nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco.
La mostra fotografica che verrà realizzata nasce dalla necessità di evidenziare la stretta relazione tra i nove Sacri Monti inseriti nel sito Unesco, ancora poco percepiti nella loro unitarietà e dalla volontà di disporre di un materiale di alta qualità artistica, utile alla loro promozione e valorizzazione al di fuori dei territori di riferimento. La mostra è concepita come esposizione itinerante su tutto il territorio del Nord Italia.

– ‘GAM – Golasecca Archeologia Multimediale’, Comune di Golasecca, contributo previsto: 63.067 euro.
L’area di Golasecca fu il centro dell’omonima civiltà della prima Età del Ferro, presente nell’ambiente sud alpino fino alla confluenza del Ticino con il Po e caratterizzata dal rito crematorio e dalle tecniche in campo ceramico.
Il progetto prevede la riorganizzazione dell’area espositiva di Golasecca, anche in raccordo con il museo di Sesto Calende, con la creazione di un Centro multimediale sulla Civiltà di Golasecca, di una Sala specialistica archeologica con l’esposizione dei reperti di proprietà dell’Amministrazione Comunale e di una sala laboratorio con i servizi collaterali di educazione ambientale, laboratori interattivi, simulazione archeologica e animazione culturale.
Verrà inoltre inserito un bookshop dedicato e verranno organizzate attività multimediali immersive e visite alla necropoli del Monsorino.

‘Studio e valorizzazione del sagrato della chiesa di San Biagio in Cittiglio’, Università degli Studi dell’Insubria, contributo previsto: 22.500 euro.
Il progetto intende proseguire le indagini archeologiche ed antropologiche dell’ex area cimiteriale esterna della chiesa di San Biagio in Cittiglio per giungere ad una migliore e completa contestualizzazione storico-archeologica e paleodemografica del sito.
Il progetto prevede attività di rivalutazione e valorizzazione del sito attraverso un moderno approccio metodologico, un attento studio archeologico delle aree cimiteriali e un’analisi antropologica dei resti umani recuperati. E’ prevista anche l’attività di promozione e conservazione del bene archeologico inteso come preziosa risorsa culturale in relazione allo sviluppo del territorio. Il progetto al suo interno dà ampio spazio all’attività didattica e di formazione degli studenti dei corsi universitari con l’allestimento in sito di un laboratorio di antropologia fisica. Ciò consente un’importante continuità tra scavo e studio attraverso indagini puntuali e immediate nello stesso luogo dei ritrovamenti.

FAI – Monastero di Torba, Gornate Olona
‘Il Cantiere della Conoscenza. Studi e ricerche. 4ª campagna di scavo – anno 2017′, Fai, Monastero di Torba, Gornate Olona contributo previsto: 11.835 euro.
L’insieme delle strutture che compongono il Monastero di Torba è frutto di interventi ed ampliamenti avvenuti in epoche diverse.
Immerso nei verdi boschi del Varesotto, ai piedi del parco archeologico di Castelseprio, il complesso monumentale di Torba è testimone di una vicenda più che millenaria.
Il Monastero è di proprietà del Fai dal 1977, anno della donazione di Giulia Maria Mozzoni Crespi. Nel 2016 i visitatori del Monastero di Torba sono stati 20.000 con un sensibile aumento della visite didattiche (oltre 3.200 presenze); ogni anno vengono inoltre organizzate in media 15 manifestazioni che portano circa 6.000 visitatori.
Dal 25 giugno 2011 l’area di Castelseprio-Torba con il Castrum, la Chiesa di Santa Maria Foris Portas e la Torre è iscritta nella Lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco all’interno del sito seriale ‘I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)’.
Il progetto proposto intende approfondire la conoscenza del bene attraverso studi e ricerche, con l’avvio della quarta campagna di scavo del sito, per creare un cantiere della conoscenza sempre aperto e attivo, sviluppare una maggiore attrattività dell’area grazie all’attivazione di nuovi studi e ricerche da poter comunicare al pubblico, un potenziamento dell’esperienza culturale attraverso l’offerta di nuovi contenuti una maggiore integrazione dell’offerta culturale didattica dell’area Castelseprio-Torba e del territorio circostante, attraverso le visite guidate e la soddisfazione di diversi target di utenza attraverso una diversificazione delle azioni proposte.

‘Il patrimonio tra ricerca e valorizzazione: dallo studio dei graffiti murari della Cripta, una riflessione sui valori del patrimonio culturale del Sacro Monte di Varese’, Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, contributo previsto: 25.856 euro.
Il progetto prevede il rilievo di tutti i graffiti presenti nella Cripta del Sacro Monte, riaperta grazie al contributo della Regione Lombardia, la loro documentazione attraverso una campagna fotografica e lo studio e classificazione del singolo graffito per una valutazione e un inquadramento storico-sociale.
Verranno realizzate due pubblicazioni che si aggiungeranno alla collana VareseMusei e si terrà un incontro di studi per la presentazione dei risultati della ricerca.

‘Archeologia subacquea, promozione e divulgazione’, Comune di
Bodio Lomnago  contributo previsto: 14.000 euro.
La palafitta di Bodio e quella presso Cazzago Brebbia furono scoperte contemporaneamente all’Isolino nel 1863. A partire dal 2005 sono stati avviati interventi di archeologia subacquea ai fini di ricerca e tutela, delimitando il perimetro della palafitta e recuperando materiali in ceramica e selce.
Il progetto prevede la realizzazione di una delimitazione galleggiante che consenta l’individuazione del sito di Bodio ai fini di informazione, tutela e sicurezza.
Per quanto riguarda, invece, Cazzago Brebbia, verrà effettuata una ricerca subacquea sulla palafitta Ponti per determinare e georeferenziare i limiti del sito e raccogliere campioni per le analisi archeologiche; verrà inoltre realizzato un pannello informativo in italiano e inglese nell’area dell’imbarcadero e sarà creato un blog informativo delle ricerche destinato alla popolazione e alle scuole.
In entrambi i siti verrà, infine, svolto un ciclo di incontri al temine dei quali è prevista una escursione in barca a remi per ammirare le palafitte. 

Informazioni e dettagli sui quattro siti Unesco della Provincia di Varese sul sito Varese4U e sulle pagine Facebook  Varese 4 U, Isolino Virginia, Castelseprio Torba , Monte San Giorgio , Sacro Monte di Varese .

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Luglio 2017
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