Si sfiora la rissa tra autisti Ncc e abusivi cinesi di Risciò
Uber ha "liberalizzato" i servizi per gli Ncc, ma adesso la app cinese Risciò crea un nuovo fronte di concorrenza sleale: "Devono rispettare le regole". I controlli non funzionano e c'è una certa tensione
Alla fine, dopo mesi di tensione, si è arrivati alle mani, tra gli autisti Ncc (Noleggio con Conducente) e gli abusivi cinesi che usano la app Risciò, “inaccessibile” a chi fa i controlli.
È successo lunedì mattina, al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa. L’episodio è stato ricostruito per primo dal Corriere della Sera Milano: qualche strattone e anche uno spray al peperoncino, nel contatto avvenuto tra le due “fazioni”.
Interessante però è il quadro che ci sta dietro: gli autisti Ncc – che lavorano con modalità tradizionali o con la app Uber – infatti lamentano da mesi la concorrenza sleale degli abusivi stranieri. Un fenomeno esistito da sempre, che però è stato rivoluzionato e ha fatto un salto di qualità proprio grazie alla tecnologia. Se infatti Uber ha reso sempre più gli Ncc competitivi con i servizi taxi tradizionali (con relative proteste dei guidatori delle auto bianche), ora tocca agli stessi Ncc subire la concorrenza di un’altra app: si tratta di Risciò, una app interamente in lingua cinese, usata sia dai cinesi residenti in Italia sia dai turisti, compresi quelli in aeroporto. L’uso della lingua cinese rende molto difficile provare l’irregolarità del servizio. E ogni volta autisti abusivi e clienti si trincerano dietro improbabili parentele o relazioni d’amicizia, spesso impossibili da smentire per la Annonaria della Polizia Locale di Milano, che pure vigila sul settore.
Gli autisti Ncc chiedono che vengano applicate le regole del settore (compresa la registrazione dei veicoli, che devono essere riconoscibili) e che vengano erogate le sanzioni previste. Insomma: che anche chi usa Risciò rispetti le norme rigide previste per il Noleggio con Conducente, le stesse che gli Ncc devono rispettare quando lavorano con Uber (anche se i tassisti lamentano a loro volta il mancato rispetto da parte di alcune delle “auto nere”). La mezza rissa è nata proprio nel corso di una mattinata di mobilitazione degli autisti Ncc, che da tempo fanno circolare sulle chat di whattsapp le segnalazioni delle auto impiegate dagli abusivi. I conducenti Ncc hanno annunciato anche un secondo esposto in Prefettura, sottoscritto dalle associazioni di categoria Anitrav, Cna e Fai.
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