“Gare di moto in paese”. I vigili: “Controlli eseguiti”

Dopo le lamentele di un lettore disturbato dall'eccessivo rumore il controllo della polizia locale sui gruppi di ragazzi che si danno appuntamento nella zona della stazione

Avarie

«Vorrei segnalare il sistematico utilizzo delle strade di Cocquio Trevisago come circuito di gare motociclistiche con moto da cross ogni giorni dalle ore 20 alle 24 circa».

Cominciava così la lettera giunta qualche tempo fa alla redazione e spedita da un lettore di Varesenews residente a Cocquio Trevisago che si lamentava dell’eccessivo rumore prodotto dai motorini, in paese, in strada nelle ore serali.

«Sono sempre le stesse due moto guidate da due sfaccendati senza meta che impennano, sgommano e accelerano all’altezza di ogni abitazione con particolare preferenza per la strada della stazione ma dai rumori di sottofondo direi che ogni cittadino di Cocquio si sorbisce questo stillicidio sonoro.
È possibile prendere provvedimenti? E’ di vostra competenza questa situazione?»
La domanda è stata girata direttamente al comandante della polizia locale Giuseppe Cattoretti che ha fatto il punto della situazione.

Avarie

«Abbiamo eseguito controlli, specialmente serali, in diverse zone del paese ma in particolare la nostra attenzione si è concentrata nella zona della via Marconi (nella foto qui sopra), non distante dalla stazione e proprio di fronte al parco pubblico dove specialmente nelle sere estive si davano appuntamento diversi adolescenti».

Più volte sono stati effettuati i controlli, che hanno riguardato alcuni ragazzi, per lo più studenti che risiedono in paese, fanno sapere dalla polizia locale.
«I motorini sottoposti al controllo sono risultati tutti regolari – ha concluso il comandante Cattoretti – fatta eccezione per un mezzo, subito segnalato e mandato alla revisione per gli adeguamenti del caso».

Niente di grave, quindi. E il messaggio che vogliono far passare gli agenti della polizia locale è chiaro: il territorio è presidiato e controllato. Nella bella stagione esistono punti di aggregazione che inevitabilmente, se frequentati da giovani, possono generare episodi di esuberanza che tuttavia, nei casi riscontrati dagli agenti, rimangono relegati nella normale frequentazione di luoghi pubblici.

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Pubblicato il 03 Ottobre 2018
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