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Da Trento a Varese per continuare a lavorare in Whirlpool
Francesco Dossi quando chiuse lo stabilimento di Trento accettò il trasferimento. Oggi è group leader dello stabilimento microonde di Cassinetta di Biandronno e gioca a rugby negli Unni della Valcuvia
Si dice che in Italia ci sia poca mobilità interna tra i lavoratori. Non è una semplice percezione, ma una certezza supportata dai dati statistici. Naturalmente ci sono le eccezioni e tra queste le più frequenti sono rappresentate da lavoratori giovani e giovanissimi in cerca della chance della loro vita. Qualche mese fa incontrammo alla Lamberti spa un giovane che da Torino si era trasferito ad Albizzate per coltivare i suoi sogni di carriera nel settore della chimica.
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In occasione del Pmi Day 2018, abbiamo incontrato Francesco Dossi, un giovane di 29 anni che dal 2015 lavora alla Whirlpool di Cassinetta di Biandronno. Dossi si è trovato di fronte a una scelta drammatica: accettare una proposta di lavoro a 300 chilometri di distanza oppure rimanere disoccupato. Prendere o lasciare, senza possibilità di rimandare o ritardare la decisione. «Tre anni fa chiudeva la fabbrica della Whirlpool a Trento dove lavoravo come supporto qualità sulle linee di produzione – racconta il lavoratore – e quando mi è stato proposto il trasferimento a Varese ho accettato subito. Non è stato facile ma con il tempo ho trovato la mia strada e sono diventato group leader della fabbrica dei microonde».
Ai ragazzi della terza media di Caravate, in visita alla Whirlpool in occasione del Pmi day 2018, ha dato alcuni consigli utili per il futuro: studiare e non sedersi mai. «Con la maturità si capiscono molte cose – dice Dossi – Io non ero un campione a scuola ma con il tempo mi sono dato da fare e ho conseguito due diplomi, uno all’Enaip e uno all’istituto tecnico. Bisogna cercare sempre di ottenere il massimo rispetto a quello che si fa».
Non è stato semplice scegliere, perché Dossi ha dovuto lasciare gli affetti, la famiglia e un territorio che ama ancora profondamente. «A Trento ci sono i miei genitori e i miei amici e anche la mia squadra del cuore- continua Dossi – Sono un giocatore di rugby e qui a Varese sono stato adottato dalla squadra degli Unni della Valcuvia. Una scelta di cui vado contento e fiero».
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