Un nobel alla Quanta System, Gérard Mourou visita la fabbrica dei laser
Il fisico francese, fresco di premio ricevuto dalle mani del Re di Svezia, ha visitato l'azienda del Varesotto e ha risposto alle domande del giornalista Beppe Severgnini
Dopo aver ricevuto lo scorso 10 dicembre il Premio Nobel per la Fisica 2018 dalle mani del Re di Svezia Carlo XVI, il professor Gérard Mourou è in visita in Italia. A Milano per una lezione al Politecnico, ha fatto un salto in provincia di Varese per visitare una delle realtà più solide nel suo campo, la Quanta System di Samarate leader del mercato mondiale di apparecchiature laser che ha la sede produttiva a Samarate.
Mourou è stato infatti insignito del prestigioso riconoscimento grazie alle innovazioni che è riuscito a mettere in pratica nella fisica dei laser, ed in particolare dell’invenzione della “Chirped Pulse Amplification” in collaborazione con Donna Strickland, sua studentessa: in sostanza uno strumento che permette a piccoli impulsi laser una grandissima intensità energetica, fatto che ha aperto nuove frontiere in campi come la fisica nucleare e quella delle particelle.
Dopo aver incontrato dipendenti e dirigenti, lo scienziato ha fatto in un piccolo tour nell’azienda, e successivamente è stato protagonista di un botta e risposta con il giornalista Beppe Severgnini, nel quale ha cercato di spiegare non tanto i tecnicismi delle sue scoperte, ma soprattutto la filosofia che c’è dietro alla sua esperienza di fisico: “La fisica per me è una passione, non l’ho scelta pensando di vincere un giorno il Nobel. Il primo pensiero in questo senso l’ho avuto una decina di anni fa, ma non mi sono mai preso sul serio ed ho continuato a lavorare giorno per giorno con amore per la materia. Ho iniziato quando il laser era stato scoperto ormai da due anni, nel 1967, e volevo essere parte attiva di questa rivoluzione. Adoro le sfide”.
Presenti all’evento, oltre al General Manager di Quanta System Girolamo Lionetti, il console francese Cyrille Rogeau, l’onorevole Leonardo Tarantino e il vicesindaco di Samarate Alessandra Gariglino. Per il mondo accademico invece un posto in prima fila era riservato al professore Orazio Svelto, “il papà dei laser in Italia”, Ursula Keller dell’Università di Zurigo e tutti i fisici che collaborano nel campo innovativo della Quanta. “The best is yet to come”, “il meglio deve ancora venire”, tuonava dal palco dell’accademia di Svezia Mourou, perché: “Il lavoro del fisico non è tanto diverso da quello di un musicista o di uno scrittore, amano la propria materia allo stesso modo e possono amarla in qualunque età della vita”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.