A teatro per ripassare le regole che ti salvano la vita
Ha segnato il tutto esaurito la serata dedicata alla sicurezza stradale con genitori e figli: i bimbi premiati con un attestato
«Mamma lascia giù il telefono mentre guidi». «Papà mi allacci la cintura del seggiolino prima di partire?».
Alla fine sono i bambini a ricordarci le regole che spesso ci dimentichiamo, anche alla guida: i bambini vedono, i bambini imparano: se hanno a disposizione esempi virtuosi, che possono arrivare anche dalla scuola, allora è tutto più facile.
Se assistono a comportamenti scorretti, nella stragrande maggioranza dei casi diventeranno adulti indisciplinati alla guida, che al volante saranno distratti, che passeranno col giallo o non rispetteranno i limiti e il codice della strada.
Lo hanno ricordato nella serata di ieri, venerdì, al teatro Soms di Caldana – Cocquio Teevisago – i relatori che sul palco hanno intrattenuto un pubblico delle grandi occasioni, che ha fatto segnare il tutto esaurito per una serata sulla sicurezza stradale.
Un atteggiamento, quello che viene spesso dagli stessi bambini ripetuto ai genitori, frutto però di un insegnamento delle regole, e del loro rispetto, che passa anche e soprattutto dalla scuola. È fin dai primi anni sui banchi che i più piccoli possono «apprendere l’importanza di pochi gesti ma fondamentali per sopravvivere in un sinistro stradale».
Lo ha ricordato Giuseppe Cattoretti, comandante della polizia locale di Cocquio Trevisago nella presentazione di “Strade sicure”, la serata organizzata dall’amministrazione comunale – presente l’assessore Monica Moretti – per sensibilizzare sui temi della sicurezza stradale.
Dopo la proiezione di un breve video (“Strade da amare”, sotto il trailer) sono stati premiati i tanti alunni delle scuole che hanno partecipato al progetto, a cui è stato consegnato un attestato di frequenza.
L’avvocato Rosario Musolino ha poi tratteggiato i profili penalistici dell’omicidio stradale e dell’importanza del rispetto delle regole, sempre.
Un particolare ringraziamento per il lavoro di sensibilizzazione è stato rivolto a Francesca e Federica Realini, dell’autoscuola Cittiglio, che da tempo dedicano grande attenzione al mondo della scuola partecipando a incontri coi bimbi di elementari e medie per diffondere la cultura della prevenzione.
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