Undici ragazzi varesini e otto portoghesi per una settimana nella Baita del fondista

Dal 9 al 13 aprile 2019 è in corso l’iniziativa di scambio giovanile Method alla quale partecipano ragazzi della provincia di Varese assieme a coetanei portoghesi

ragazzi cunardo

Sono 19 i protagonisti del meeting europeo del progetto Method, iniziativa promossa all’interno del programma Erasmus+, che quest’anno si svolge dal 9 al 13 aprile. Undici ragazzi italiani e otto portoghesi si trovano a vivere una speciale esperienza comunitaria presso la Baita del Fondista di Cunardo, struttura capace di ospitare tutti i partecipanti e sede, ogni luglio, del Festival Internazionale del Folklore.

Il programma nasce da un progetto europeo dell’associazione portoghese Pasec, realtà che si occupa dell’organizzazione di attività pedagogiche e sociali rivolte soprattutto ai più giovani ma non solo.

Da dieci anni Pasec collabora con Totem, cooperativa sociale varesina avente iniziative radicate in diversi comuni; al progetto Method aderiscono giovani di Cunardo, Fagnano Olona, Marnate e Mornago.

«Il metodo è quello di lavorare sul potenziale e con il potenziale delle persone in un’ottica partecipativa – spiega Stefano Bottelli, responsabile di Totem – Bisogna creare connessioni e dare una visione collettiva nell’affrontare i problemi e nell’impostare le attività per crescere».

I focus più importanti per quest’edizione saranno due: lavorare alla giuria Giovani del sedicesimo Film Festival Internazionale Cortisonici, che si sta svolgendo proprio in questi giorni a Varese, e ragionare con un approccio interculturale attorno ai temi della dispersione scolastica e del benessere giovanile.

«Facciamo queste cose nell’ottica della promozione della cittadinanza europea – dice Bottelli – e prendiamo l’attitudine dei giovani e delle nuove generazioni per migliorare il mondo. L’esperienza di ciascuno dei nostri ragazzi diventa un moltiplicatore di chance che può davvero fare la differenza».

Della stessa opinione è anche Sara Gomes, presidentessa di Pasec, secondo la quale questo genere di attività, svolte con metodo comunitario, può permettere a ciascun ragazzo di fare propria l’esperienza e riproporla nel suo contesto di vita.

È sicuramente un intento ambizioso quello che, da dieci anni, Pasec e Totem cercano di perseguire. I ragazzi vivono insieme tutta la giornata, condividono le attività, conoscono il territorio e le realtà che lo compongono. «Cinque o sei giorni di quest’attività valgono come un paio d’anni di scuola a livello di apprendimento trasversale e non formale» commenta Bottelli.

«Nel momento attuale si parla molto di disgregazione ma siamo davvero contenti di questo esperimento che i ragazzi fanno – dice il sindaco di Cunardo, Angelo Morisi – Dobbiamo dare ai giovani l’opportunità di cambiare idee, opinioni e progetti. Ci crediamo e ci dobbiamo credere davvero».

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Pubblicato il 11 Aprile 2019
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