Pd dietro la lavagna, Lega fuori dalla classe: la politica di Samarate “a scuola”

Dopo appena due mesi dal nuovo mandato Puricelli, Lega e Pd sono critici l'un con l'altra in merito alla preparazione di entrambi.

Samarate generica

Ad un mese dal nuovo insediamento della Lega a Samarate, l’on. Leonardo Tarantino, ex sindaco ed ora consigliere comunale, “rimanda a settembre” il gruppo consiliare Progetto Democratico (composto da Tiziano Zocchi e Rossella Iorio) – «un Pd camuffato in salsa civica» – reo di avere commesso strafalcioni e gaffe. «Vere e proprie figuracce per chi pensava di proporsi al governo della città e che, invece, dopo un magro risultato elettorale, sta dimostrando assoluta inesperienza e mancanza di conoscenza dei regolamenti e delle basilari nozioni amministrative», stocca Tarantino.

Il consigliere non perdona a Progetto Democratico due proposte per la discussione in consiglio comunale giudicate «improcedibili perché non conformi al regolamento». Anche durante il question time, secondo l’onorevole, le proposte depositate (una sulle bollette dell’acqua e l’altra sui campi da calcio) sarebbero improcedibili:«Una è stata discussa solo grazie alla magnanimità del sindaco e del presidente del consiglio comunale».

Riferendosi, invece, al momento in cui i consiglieri di minoranza avevano espresso criticità e dubbi sul programma del mandato Puricelli («Non potrei mai appoggiare un programma approssimativo e poco credibile», aveva commentato Iorio; «lo statuto non prevede di non aderire al programma», la risposta dell’onorevole ), Tarantino rincara la dose:«I fantastici consiglieri piddini si sono superati quando, durante il secondo consiglio comunale, sono intervenuti con due copiose dichiarazioni di voto su un argomento che di voti non ne prevedeva».

Finito? No, Tarantino affonda il colpo sull’assenza in commissione bilancio tenutasi lo scorso 19 luglio:«L’ultima chicca ce l’hanno regalata quando, dopo aver caldeggiato il rapido insediamento delle commissioni comunali, hanno clamorosamente bucato la presenza alla prima commissione bilancio, con entrambi i loro membri assenti». Zocchi e Iorio avevano lamentato, infatti, la decisione “affrettata”di stabilire per quella data la commissione, vista l’assenza di tre gruppi consiliari. Ma  «l’onorevole sarebbe stato assente in altre date», era stata la risposta.

Pensando che gli elettori di sinistra samaretesi  meritino dei rappresentanti più preparati e capaci in grado di dialogare con la maggioranza senza presentare «sterili polemiche», Tarantino “rimanda a settembre” i consiglieri, auspicando che la pausa estiva sia un momento proficuo per lo studio e l’assimilazione di nozioni amministrative e regolamenti comunali.

 

Progetto Democratico, però, non ci sta e risponde prontamente: accusa che di imbarazzante, in consiglio a Samarate, ci sia «solamente l’amministrazione che Lei guida», continuando sulla linea d’attacco dei due sindaci in città, quasi come il modello spartano dei due re.

Il primo esempio, secondo Tiziano Zocchi, sarebbe quanto avvenuto durante la commissione urbanistica lo scorso venerdì. «Viene proposto ed eletto un consigliere leghista – autovotatosi – come presidente della commissione, con un voto contrario dell’opposizione e cinque astenuti. Il sindaco comunica che è intenzione dare la vicepresidenza all’opposizione che sceglie e propone un nome unitario e, oplà, La Lega vota contro». «La Lega ha votato contro la proposta del sindaco, imbarazzante a dir poco», commenta Zocchi.

Un secondo motivo di imbarazzo è stato, secondo Iorio e Zocchi, la commissione ai lavori pubblici, tenutasi lo scorso venerdì. «Nell’ordine del giorno, oltre alla nomina di presidente e vicepresidente, c’era solo il punto “varie ed eventuali”. Poi, però, si è rivelato essere l’elenco delle opere pubbliche»: criticano Zocchi e Iorio la mancata documentazione che i commissari avrebbero dovuto ricevere. «Il sindaco si è difeso ripetendo più volte che non c’è stato tempo, senza ovviamente riuscire a convincere nessuno; peccato che, due giorni prima, la documentazione relativa sia stata messa a disposizione dei consiglieri comunali ma, distrattamente, nessuno ha pensato di divulgarla ai commissari». Secondo Progetto Democratico questa disattenzione per un argomento dall’impatto gravoso e consistente sulla vita del comune per diversi anni, relegato ad un “Varie ed eventuali”, sarebbero sufficienti – insieme alla Lega che vota contro la proposta del sindaco in persona – per mandare la Lega «fuori dalla porta».

In chiusura, Iorio e Zocchi ritornano all’agenda e agli impegni romani che hanno impedito di posticipare la commissione bilancio del 19 luglio, data scomoda per ben tre gruppi consiliari – di cui uno di maggioranza:«Insomma, la versione samaratese del Marchese del Grillo: io so io, e voi… omettiamo il finale».

 

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 29 Luglio 2019
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