Airport Handling, scatta un altro sciopero
Cgil, Cisl e Ugl dichiarano un'astensione di quattro ore per la principale società dei servizi di terra. Denunciano turni massacranti, disservizi e infortuni, il precariato
«Dopo 40 giorni di bridge confermati nostri timori: turni massacranti, disservizi e infortuni»
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl-Ta hanno proclamato per venerdì 6 settembre uno sciopero di quattro ore, dalle 10 alle 14, relativo al personale di Airport Handling attualmente tutto impiegato a Malpensa, per la chiusura di Linate (Bridge) causa lavori infrastrutturali e di rifacimento pista. Nella stessa data è convocato anche lo sciopero della Cub.
“Le ragioni dello sciopero sono da ricondurre alla decisione di Airport Handling di non confrontarsi concretamente con FILT-CGIL FIT-CISL UGL-TA in merito a temi centrali quali: utilizzo personale in somministrazione, formazione professionale, organizzazione del lavoro, safety. Sin dalla partenza del periodo di bridge (27 luglio) tutte le criticità da noi sollevate, che Airport Handling ha pensato di superare ignorandole, hanno immediatamente impattato su lavoratori e qualità del servizio. Sui lavoratori, perché i carichi di lavoro sono esplosi senza alcun controllo attraverso turni massacranti, con conseguenze sulla safety del personale, come dimostra anche il grave infortunio del 25 agosto, e perché sono saltati la metà dei corsi previsti per il personale, con tutto quanto ne consegue in termini di safety ed efficienza del servizio. Sul servizio, perché il nastro movimentatore dei bagagli (sistema BHS), in assenza di un’organizzazione del lavoro puntuale e di un dimensionamento adeguato dell’organico, si è più volte sovraccaricato, generando ritardi e disservizi nella riconsegna delle valigie. Tuttavia, più di tutti, come costume aziendale, hanno pagato i più deboli, cioè circa 350 lavoratori precari che, dopo essere stati spremuti per un mese e mezzo, nel corso del mese di settembre hanno ricevuto l’amara sorpresa del mancato rinnovo del contratto di somministrazione”.
“Scioperiamo infine perché Airport Handling, terrorizzata dall’essere l’unica Azienda che avrebbe affrontato il bridge senza accordo sindacale, si è consegnata al sindacato autonomo. I contenuti organizzativi, normativi ed economici del “bridge” devono essere rivisti”. Su questi argomenti le tre sigle sindacali ribadiscono la loro disponibilità ad un negoziato che abbia però contenuti di merito e concretezza.
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