Alla Metaltech contano ancora le persone
La terza B della scuola media Dante di Varese ha visitato l'azienda metalmeccanica della famiglia Menzago
La Metaltech srl di Vergiate potrebbe essere il modello della piccola impresa italiana. La vertebra quasi perfetta di quella che viene indicata come la spina dorsale della nostra economia. Quattordici dipendenti, una proprietà che lavora al loro fianco, un processo produttivo dove il saper fare conta ancora molto, nonostante l’aiuto di macchinari tecnologicamente avanzati.
Tra i clienti di Metaltech ci sono colossi che rispondono al nome di Leonardo Elicotteri, Aermacchi e Whirlpool anche se negli ultimi anni nello stabilimento di via Canavèe la produzione si è diversificata. Si realizzano infatti modelli anche per il settore biomedicale, in particolare protesi ortopediche per l’articolazione del ginocchio, e per la cosmesi, stampi per rossetti.
«Qui facciamo lavorazioni meccaniche di precisione per conto terzi – dice Andrea Menzago, amministratore delegato e seconda generazione in azienda – Partiamo dalla progettazione per poi realizzare pezzi sottoposti a un rigido controllo di qualità secondo le certificazioni richieste. È una produzione ad alta intensità di lavoro, dove la capacità di lavorare insieme agli altri e la condivisione di conoscenze sui singoli passaggi contano ancora molto».
«Collaboriamo con università e in particolare con il Politecnico di Milano – aggiunge Stefano Menzago fratello di Andrea -. I nostri modellini in scala di aerei ed elicotteri vengono utilizzati per le prove strutturali nella galleria del vento. Leonardo ci dà le geometrie esterne e noi realizziamo la parte interna metallica».
A visitare la metalmeccanica in occasione del Pmi Day c’è la classe terza B della scuola media Dante di Varese. Gli studenti sono particolarmente affascinati dai modellini di elicottero e si aggirano nei vari reparti con curiosità. È un’opportunità notevole per capire come funziona il mondo del lavoro e quanto corrisponda alle aspettative che hanno i ragazzi.
Alla Metaltech per trovare un tornitore ci hanno messo quasi due anni. Le docenti accompagnatrici, Piera Clerico e Francesca Bruno, concordano sull’importanza di fare un orientamento corretto anche se non sempre le famiglie ascoltano. «Purtroppo – dice Piera Clerico – negli anni si è accentuato un atteggiamento da parte delle famiglie di rifiuto degli istituti tecnici, nella convinzione che la scelta di un liceo sia migliore anche quando lo studente non ha le attitudini richieste. Penso che di fronte alle difficoltà occupazionali dei giovani d’oggi una famiglia debba riflettere molto su questa scelta».
Il doppio legame della Metaltech con il settore aeronautico è un’eredità del fondatore, Gianluigi Menzago, che nel 1981, dopo un’esperienza come dipendente alla Siai Marchetti, decise di mettersi in proprio. Papà Gianluigi a 73 anni è ancora in azienda, vestito come i suoi dipendenti, felpa e calzoni blu da lavoro. È orgoglioso della sua fabbrica, ma non lo ostenta mai. Si concede solo un sorriso dietro i baffi e un luccichio degli occhi del tutto involontario, quando mostra gli ultimi prodotti realizzati. «Questa ala è stata montata tutta a mano – sottolinea l’imprenditore indicando un pezzo del nuovo Airbus destinato ai test della galleria del vento – Quello che manca oggi alle piccole imprese è la manualità, non c’è più nessuno che è capace di lavorare con le mani».
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