Donne nella Shoah, Vaifra Pesaro e “Vagoni e barconi”: gli eventi a Samarate nella Giornata della memoria
L'amministrazione di Samarate ha deciso di organizzare più di un evento in occasione della Giornata della Memoria 2020
Ricordare la Shoah sempre, non solo in occasione della Giornata della Memoria. Questo l’intento di Samarate e dell’assessore alla Cultura Maura Orlando: «Non è solo il Giorno della Memoria, o il periodo, bisogna ricordare sempre».
Il primo evento, “Donne nella Shoah” (patrocinato dal comune) sarà giovedì 23 gennaio in biblioteca, con letture di brani sulla Shoah, ore 18.00. Nel corso della serata il sindaco Enrico Puricelli e l’amministrazione cittadina consegneranno ai presenti un biglietto d’ingresso al Memoriale della Shoah di Milano (il binario 21 della stazione Centrale di Milano) in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria di lunedì 27 gennaio.
LA MOSTRA
Lunedì 27 gennaio, invece, in Villa Montevecchio verrà allestita la mostra “Una storia da non dimenticare“, in collaborazione con l’associazione Italo Portalupi. «L’associazione si è fatta carico del costo e dell’installazione dei pannelli fotografici al di fuori della villa», spiega Eliseo Sanfelice, presidente della Fondazione Montevecchio. «Sarà un progetto dal forte impatto visivo: l’obiettivo è far riflettere e coinvolgere la comunità samaratese con una sorta di percorso obbligato».
«La mostra è costruita su tre direzioni: la prima, “esterna”, che segue l’ottica del muro di bambole: i quattro pannelli verranno installati sul muro di cinta, senza spiegazioni, in modo da incuriosire i passanti e instillare una riflessione autonoma». Poi c’è una seconda parte della mostra, «fruibile anche per chi entra in Villa per lavori di manutenzione o altro, insomma, per chi passa per qualsiasi motivo». Gli ultimi quattro pannelli, i più cruenti, saranno disposti all’interno della villa.
Ma non finisce qui: «A fianco dei pannelli, all’esterno della Villa, sarà installata una griglia – spiega Orlando – dove si possono mettere dei bigliettini con estratti di brani sulla Shoah, citando ovviamente la fonte, che rappresenti quello che significa per i cittadini il Giorno della Memoria». Sarà, dunque, il loro contributo per aiutare a ricordare, a chi leggerà, «come l’uomo, vestito il ruolo da aguzzino, possa infliggere indisturbato – complice la paura e l’indifferenza – un destino atroce al proprio simile discriminato perché considerato diverso, pericoloso e inferiore». Le citazioni delle testimonianze – il passo di un libro, il verso di una poesia o di una canzone – (su un foglio di colore a scelta, mentre il formato in dimensioni massime A3) dovranno essere consegnate dal 23 gennaio fino alla conclusione del progetto in biblioteca oppure in comune (in ufficio di segreteria del sindaco), o via mail all’indirizzo cittadisamarate@gmail.com. «Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare ed essere parte attiva del progetto».
La strategia di Sanfelice e di Orlando è l’utilizzo, anche fisico, dell’architettura esterna di Villa Montevecchio per le iniziative culturali, specialmente se ad alto impatto di sensibilizzazione.
La mostra è visitabile dal 27 gennaio al 16 febbraio 2020.
LO SPETTACOLO
Sempre lunedì 27 gennaio, dopo il successo dell’anno scorso ritornerà a Samarate lo spettacolo “Vagoni e barconi” grazie al patrocinio dell’Anpi di Verghera e dell’associazione “Samarate loves book”. L’appuntamento è al Caffè Teatro, ore 21.00
LA TESTIMONIANZA
Sempre martedì 28 gennaio, di fronte agli studenti delle scuole secondarie di San Macario e Samarate, la sopravvissuta alla Shoah Vaifra “Lilli” Pesaro, racconterà la sua storia di bambina privata di diritti e di dignità umane dalle leggi razziali. Vaifra, nata a Marsiglia ma gallaratese d’adozione, ebrea per parte di padre, è stata nascosta in una soffitta a Genova grazie a degli amici dei genitori. Il padre, invece, è stato arrestato e deportato ad Auschwitz, a cui non è sopravvissuto. La storia della piccola Vaifra si può leggere nel libro Il sogno di Lilli, edito da Acco.
«La giornata sarà un momento di profonda riflessione per i nostri ragazzi. Per mantenere vivo il ricordo di quanto è stato, soprattutto perché le nuove generazioni non dimentichino – anche se tanto lontane nel tempo da quello che è successo».
L’evento è riservato ai ragazzi ma, svela Orlando, Vaifra Lilli ritornerà presto (la data ancora non è stata fissata) una sera in biblioteca, cui potranno partecipare anche gli adulti.
LE PIETRE D’INCIAMPO
Samarate, però, guarda già al futuro. Su idea di Valentino Celotto, l’amministrazione si attiverà – se possibile – per portare le pietre d’inciampo anche nelle sue strade dopo aver fatto le dovute ricerche e aver ottenuto i permessi dall’associazione di Milano.
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