Locurcio si schiera con Bellaria e bersaglia il nuovo centrodestra: “Avanzi del vecchio”
Il presidente del Consiglio comunale, ex segretario Forza Italia, attacca la scelta del partito di schierarsi nella nuova formazione a guida Barcaro: "Non hanno avuto la dignità di presentarsi da soli, dopo le parole del loro candidato sindaco"
«Questo centrodestra non è il nuovo che avanza, ma piuttosto avanzi del vecchio, rilucidati con colori diversi dal passato». Gerardo Locurcio torna a parlare, e lo fa scagliandosi contro l’opposizione ricompattata. Il presidente del Consiglio comunale, che con la sua lista civica Somma al centro si era schierato cinque anni fa con Stefano Bellaria e il centrosinistra, riconferma l’appoggio al sindaco uscente e attacca quelli che furono i suoi compagni di partito di Forza Italia.
«Qualche giorno fa – ha scritto su Facebook – dopo la conferenza stampa del centrodestra che ufficializzava, per le imminenti elezioni amministrative, la candidatura a sindaco di Alberto Barcaro e la coalizione che lo sosterrà, più di una persona mi ha chiesto cosa ne pensavo di questa ‘nuova’ realtà politica che si stava delineando nel prossimo futuro di Somma. Io ho sempre risposto che la mia concentrazione ed il mio operare erano e sono rivolti a rafforzare il consenso intorno alla coalizione che sostiene Stefano Bellaria sindaco, ma stuzzicato e alla provocazione “questo centrodestra è il nuovo che avanza”, non ho potuto che rispondere che a mio parere questo centrodestra rappresenta “avanzi del vecchio” rilucidati con colori diversi dal passato».
«A questo punto – continua – sono stato costretto a dare ragione e a spiegare la mia affermazione, pur forte, ma che a mio avviso rappresenta certa realtà politica sommese ormai obsoleta. Voglio essere più preciso esprimendo il mio personale pensiero riguardo ad ogni gruppo o movimento politico che vuole il leghista Barcaro sindaco: c’è chi ha rappresentato ieri l’UDC sommese, oggi non è più un moderato di centro/ex democristiano, ma è transfugo tra le braccia del governatore leghista Attilio Fontana. La scelta non credo sia stata fatta per opportunismo politico (mi sento tanto Pinocchio); c’è chi, nato come realtà civica autonoma centrista, giustamente arrabbiato con certo centro forzista che ha distrutto non solo le singole ambizioni, ma ogni possibilità di considerare Somma una città di moderati e non di populisti destrorsi e che oggi si allea non solo con Forza Italia, ma anche con Lega e FdI. Inoltre forma un gruppo politico unico con alcuni ex UDC, se pur con simboli separati, simboli che dovrebbero servire solo a non perdere i consensi acquisiti nel passato. La scelta non credo sia stata fatta per opportunismo politico (anche qui mi sento tanto Pinocchio); c’è chi – il duro affondo – dopo la grave disavventura giudiziaria e dopo il diniego leghista di presentarsi in coalizione con il simbolo di Forza Italia, non ha avuto l’indispensabile scatto di dignità di ‘levare le tende’ e presentarsi da soli».
Si riferisce all’intervista di Alberto Barcaro, in cui suggeriva a Forza Italia di non presentarsi alle prossime elezioni. Nella conferenza stampa di presentazione della nuova squadra, il consigliere leghista ha spiegato che quelle dichiarazioni «hanno dato uno spunto a FI per ripartire» e afferma di averli «pungolati», per suscitare in loro «un sussulto d’orgoglio».
«Nonostante l’evidente calo di consenso causato da chi ha operato non per l’affermazione delle idee moderate, ma per altro, l’esito elettorale avrebbe dato ai forzisti sommesi la dignità persa; c’è chi, dopo essere stato per anni il riferimento di AN chiese ed ottenne l’ingresso in Forza Italia e, l’altro ieri, vista la ‘mal parata’, è ritornato all’ovile, consapevole che da lì potrà ottenere consensi di partito maggiori e non solo; c’è chi, specialmente negli ultimi cinque anni, dopo aver buttato nel cestino il proprio programma elettorale, dopo aver dato alla città uno scarsissimo, se non inesistente contributo alla sua crescita, attraverso idee mai pervenute, ma denunce quasi sempre cavillose, improduttive e dannose, può pensare che venga visto come persona che sa unire e non dividere la città e i cittadini, come riferimento sicuro e rappresentante di una crescita maggiore e migliore di quella che Bellaria ha messo in campo in maniera onesta, disinteressata, evidente ed inconfutabile. Ai sommesi la scelta. Il centrosinistra si presenterà a breve con la stessa composizione e coalizione di cinque anni fa, non imbarcherà né voltagabbana e nemmeno coloro che per opportunismo o interesse di poltrona cercano disperatamente una collocazione ed uno spazio politico o amministrativo da occupare».
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