Intesa tra Leonardo e i sindacati: “Si continua a produrre solo in sicurezza”
Il 16 e 17 marzo saranno sospese le attività in tutti gli stabilimenti, sedi e uffici del gruppo per garantire l’avvio degli interventi di pulizie straordinarie e sanificazione dei locali aziendali e la pianificazione e l'avvio di tutti gli interventi per fronteggiare l'emergenza
Le proteste dei lavoratori di Leonardo degli scorsi giorni che chiedevano una maggiore attenzione da parte della holding alle richieste dei territori per evitare che l’infezione da Coronavirus si diffondesse anche le fabbriche, dove si continua a lavorare, hanno avuto un primo effetto.
La protesta dei lavoratori di Leonardo. Profumo: “Noi non ci fermiamo”
I sindacati nazionali dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm e i vertici di Leonardo hanno firmato un protocollo aziendale per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19. Dopo aver ribadito che la priorità del momento è la tutela della salute pubblica, nel documento sottoscritto le parti hanno concordato di continuare la produzione industriale, nel rispetto delle disposizioni contenute nel decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’11 marzo scorso.
Leonardo e i sindacati hanno anche premesso che la prosecuzione delle attività produttive presupporrà una valutazione delle condizioni che assicurino alle persone i livelli di protezione prescritti. La misura principale di sicurezza da adottare è quella della distanza tra i lavoratori di almeno un metro e che «solo laddove non sia possibile realizzare questa distanza, considerando le specifiche lavorazioni degli stabilimenti, sarà obbligatorio dotare il personale delle misure di sicurezza prescritte, secondo quanto previsto dal protocollo del 14 marzo».
IL PIANO DI GESTIONE DELL’EMERGENZA
È stato pertanto predisposto il piano per la gestione dell’emergenza che sarà valido dal 16 al 25 marzo e diviso in due periodi. Nelle giornate del 16 e 17 marzo saranno sospese le attività in tutti gli stabilimenti, sedi, uffici del gruppo per garantire l’avvio degli interventi di pulizie straordinarie e sanificazione dei locali aziendali e la pianificazione e avvio di tutti gli interventi che garantiscano la piena rispondenza rispetto alle misure prescritte dal protocollo del 14 marzo.
Durante le giornate di sospensione saranno comunque garantite, tra le altre, le attività essenziali per la salvaguardia, manutenzione e continuità degli impianti e delle infrastrutture informatiche ed i servizi interni o esterni di ricevimento e spedizione merce; le attività funzionali ad esigenze improrogabili di business o impegni assunti verso i clienti; le attività collegate a settori di pubblica utilità, sicurezza, sanità e forze armate; le attività necessarie per la realizzazione dei lavori di intensificazione delle misure di prevenzione e sicurezza dei luoghi di lavoro e per il reperimento di attrezzature o servizi necessari per garantire il rispetto del protocollo del 14 marzo. La copertura di tali attività potrà essere garantita sia con la presenza fisica degli addetti sia, dove è possibile, con smart working.
Nelle giornate dal 18 al 25 marzo ci saranno sospensioni e riduzioni di attività selettive e modulari, realizzate attraverso progressive riattivazioni parziali delle attività operative. L’individuazione delle attività interessate da una progressiva riattivazione e quelle caratterizzate dalla continuità della sospensione sarà realizzata da ogni divisione e condivisa con la rappresentanza sindacale unitaria e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza degli stabilimenti sulla base delle due esigenze concorrenti di garantire, da un lato, la continuità del business con completamenti di attività indifferibili attraverso il lavoro nello stabilimento o da remoto con smart working e di proseguire, dall’altro, nell’attività di intensificazione dei lavori per garantire il pieno rispetto delle misure di sicurezza.
COPERTURA DELLE ASSENZE
Sarà garantita attraverso l’utilizzo di ferie di anni precedenti, permessi annuali retribuiti, permessi a recupero (definendone le modalità di utilizzo), banca ore con recupero successivo delle minori prestazioni. L’utilizzo dei vari istituti sarà condiviso a livello locale in funzione della durata delle sospensioni e dell’analisi degli istituti residui.
Potranno essere attivate a livello locale tutte le misure organizzative – in tema di orario di lavoro, turnazioni e pause – per evitare il più possibile contatti in entrata e in uscita, nelle zone comuni e negli avvicendamenti tra i turni, e per decongestionare le linee di produzione creando gruppi autonomi, distinti e riconoscibili.
Saranno coinvolti dai piani di sospensione localmente definiti anche quei lavoratori che svolgono funzioni corporate che operano presso le divisioni, anche in ordine ai criteri di copertura delle giornate di assenza.
Infine, è stato costituito uno specifico comitato per verificare l’applicazione delle regole del protocollo del 14 marzo. Il comitato, al di là delle convocazioni che si renderanno necessarie nel periodo di gestione della fase emergenziale, si riunirà, in remoto, il 17 marzo ed il 24 marzo per valutare, anche alla luce dell’evoluzione della fase epidemiologica in corso, eventuali ulteriori soluzioni per garantire la sicurezza dei lavoratori e la ripresa progressiva o integrale delle attività operative.
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