Buoni spesa, a Caravate si pensa già al “dopo“
Quasi completata l’assegnazione dei fondi erogati dal Governo per gli aiuti alle famiglie. In paese fiorisce la solidarietà
La grande azienda che offre le mascherine, la piccola attività che si presta a servizi a favore della popolazione con l’aiuto della protezione civile, e l’amministrazione insieme alla rete di solidarietà del paese che già si sta mobilitando per il “dopo“.
In che modo un paese di 2500 abitanti affronta l’emergenza sul fronte economico-sociale?
Lo spiega il sindaco Nicola Tardugno che conferma gli ultimi dati disponibili: «Su un “monte aiuti“ di 16 mila euro ne abbiamo già distribuiti 14 mila e 500, e a 45 famiglie complessivamente», spiega l’amministratore, alle prese naturalmente anche con l’ordinaria amministrazione.
«Ci siamo organizzati così: distribuiamo i beni ai cittadini che possono spenderli in tre attività convenzionate: si tratta di un discount, un negozio di prossimità e una farmacia. Il cittadino si reca direttamente presso questi negozi e fa la spesa, il negozio poi riscuote il valore degli acquisti direttamente dall’amministrazione comunale».
Un sistema semplice, che si innesta con altri servizi accessori legati alla distribuzione di generei alimentati a quelle famiglie composte da anziani che non si muovono, in questo caso chi è in difficoltà, a prescindere dal sistema dei “buoni spesa“ può chiedere in Comune di ricevere la spesa a domicilio «ma in questo caso oltre alla protezione civile possiamo fare affidamento su quelle attività rimaste aperte, dal piccolo negozio di alimentari all’edicola, che si prestano a dare il loro contributo eseguendo consegne a domicilio».
Nelle pieghe dell’emergenza c’è però la necessitò di pensare al poi.
E allora ecco che in previsione dell’apertura dei cimiteri in questi giorni è stata fatta una accurata pulizia dei vialetti cimiteriali, la rimozione di fiori nel frattempo degradati così da poter assicurare un ambiente decoroso per le visite (nella foto).
«Ma stiamo naturalmente pensando a come affrontare la prosecuzione della crisi che molte famiglie stanno attraversando sul piano economico», conclude il sindaco Nicola Tardugno, «e per questo in collaborazione con la Parrocchia stiamo cercando di organizzarci per la continuazione di una rete di aiuti che si estendano anche al periodo che seguirà la fine della dotazione economica proveniente dallo Stato».
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