Un solo caso di coronavirus ma Saltrio ora teme i contagi di ritorno dal Ticino

La situazione del piccolo paese al confine con la Svizzera è tranquilla, ma ci sono ancora diversi frontalieri che vanno al lavoro e questo crea qualche timore perché in Ticino i contagi sono in crescita

Generico 2018

Saltrio, poco più di 3.000 abitanti, finora è stata solo sfiorata dal coronavirus, nonostante la vicinanza con il confine e un elevato numero di lavoratori frontalieri.

Ed è proprio un lavoratore frontaliere l’unica persona del paese che ad oggi è risultata positiva al tampone: «Si tratta di una persona che è residente in Svizzera ma domiciliata qui – spiega il sindaco Maurizio Zanuso – Risultata positiva in Svizzera ieri ha finito la quarantena e sarà sottoposta oggi ad un tampone di verifica. Altri casi conclamati non ce ne sono. Abbiamo avuto poi tre persone in quarantena precauzionale perché erano state in contatto con un medico di un altro comune risultato positivo, ma hanno già finito la quarantena e non hanno sviluppato sintomi».

Da ieri è in quarantena preventiva anche una giovane cittadina di Saltrio, rientrata dall’Inghilterra dove si trovava per motivi di studio. Non ha sintomi ma, come previsto dai decreti ministeriali, dovrà osservare due settimane di isolamento.

La situazione di Saltrio è dunque molto tranquilla, nonostante l’80% della forza lavoro attiva del paese sia tutta occupata in Svizzera, dove in questo momento i contagi sono in crescita: «Qui ogni famiglia ha almeno un lavoratore frontaliere, e sfioriamo il migliaio di persone che ogni giorno si reca in Canton Ticino per lavorare – aggiunge il sindaco – E’ vero che ora tantissimi sono a casa per il blocco di molte aziende, ma ci sono ancora diversi frontalieri che vanno al lavoro e questo ci crea qualche timore, perché temiamo contagi di ritorno».

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Pubblicato il 01 Aprile 2020
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