La lunga attesa per rivedere il mio fidanzato

Paola è lontana dal suo ragazzo che vive in un'altra regione. La fatica della distanza e il timore di non riuscire a vederlo per comportamenti poco attenti di tante persone

Generico 2018

In questo periodo ho vissuto giorni, settimane che poi sono diventati mesi, nell’incertezza, nella paura, nella tristezza che a tratti diventava speranza.

Ho pianto di gioia ogni volta che venivo a conoscenza di notizie positive, di gente anziana che guariva, di chi dopo aver lottato tra la vita e la morte poteva finalmente raccontare la propria esperienza e tornare dai propri cari. Ma ho anche pianto per la tragedia  che ha colpito troppe persone nel nostro Paese e nel mondo.

Giorni spesso tutti uguali ma cercando sempre qualcosa di nuovo che potesse dare un senso a questo periodo. Però la sensazione che ho è di non aver vissuto, o comunque di aver vissuto in modo passivo. Giorni in attesa del bollettino della Protezione Civile, leggendo dati che all’inizio non erano molto incoraggianti.

E intanto passano le settimane, tra notizie, telefonate, videochiamate, soprattutto al mio fidanzato che purtroppo non vive nella mia regione, dandoci speranza l’un l’altro, regalandoci momenti luminosi nell’oscurità che ci circonda, tenendo duro in attesa di un decreto che ci desse la possibilità di rivederci.

Quando c’è stata la possibilità di poter incontrare i propri congiunti, eravamo felici, perché abbiamo pensato che a breve avremmo avuto anche noi la possibilità di incontrarci. E invece no, delusioni su delusioni, perché il passo successivo è stato quello di poter incontrare i propri amici.

Ho provato tanta preoccupazione e rabbia nel vedere persone che, felici per questa libertà, hanno creato assembramenti egoisticamente, senza pensare alle conseguenze dei loro comportamenti che mettono a rischio la libertà di tutti. E non posso non pensare che, per colpa del loro modo di fare, io e il mio fidanzato rischiamo di non poterci vedere.

La situazione è pesante, perché c’è un filo di speranza per il 3 giugno, contornato da tanta incertezza, facendo pesare il fatto che ci sono dei rischi per la nostra regione.

Posso però dire che in queste giornate ho potuto fermarmi a riflettere, ho pensato al presente che sto vivendo cercando piccole cose che mi potessero dare positività, e che potessero strapparmi un sorriso in attesa di un po’ di serenità e della notizia tanto attesa da fidanzati e congiunti che vivono in regioni diverse, di potersi rivedere finalmente di presenza, e non attraverso lo schermo di un telefono.

P.C.

 

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Pubblicato il 24 Maggio 2020
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