L’appello dell’Esercito: “Chi vuole adottare un cane militare che va in pensione?”
L'Esercito Italiano offre la possibilità di adottare i cani che per raggiunti limiti di età o perché non sono più idonei all'impiego militare. Ecco come fare
Anche gli amici a quattro zampe dell’Esercito, come i soldati che li accudiscono, vanno in pensione dopo anni di intensa attività operativa che li vede impegnati – con il loro conducente – in molte delle missioni all’estero che coinvolgono le Forze armate italiane. In quei contesti, i binomi cinofili sono principalmente impiegati per aumentare la protezione dei contingenti dalle minacce derivanti da atti e/o elementi ostili.
Grazie all’eccezionale fiuto e al profondo rapporto che instaurano con il proprio conducente, i cani militari, opportunamente addestrati, consentono di individuare armi, munizioni, mine e ordigni esplosivi improvvisati facilitando le operazioni di sequestro e bonifica a vantaggio della sicurezza di tutto il personale e delle popolazioni delle aree di crisi.
La pensione rappresenta, però, solo un passaggio di consegne, perché i nostri colleghi “a quattro zampe” possono ancora arricchire, con il loro affetto e la voglia di giocare, chiunque sia in grado di poterli accogliere e condividere insieme con loro affetti ed emozioni.
L’Esercito Italiano offre la possibilità di adottarli a titolo gratuito per raggiunti limiti di età o perché non più idonei all’impiego militare. Chi volesse adottare uno di questi cani può farlo accedendo a questo link.
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