Da Ganna a Sacro Monte lungo la Via Francisca
Quindici chilometri di sali scendi in mezzo al parco del Campo dei Fiori per il gruppo di quindici pellegrini diretti a Pavia
Una notte di pioggia interrotta poco prima della partenza del gruppo dei quindici pellegrini partiti ieri da Lavena Ponte Tresa. La piccola Emilia, ieri con il suo anno e mezzo è stata la più piccola a camminare fino a Gannna, non ha dormito con noi e oggi riposa. La incontreremo di nuovo nelle ultime due tappe quando con la sua mamma ci raggiungeranno a Morimondo.
Al mattino sono i cinguettii di diverse specie di uccelli e poi il rintocco delle campane a farci da colonna sonora.
Come per ogni cammino che si rispetti, la notte è rigeneratrice. I muscoli trovano pace dopo le fatiche del giorno. In questo caso non tanto per i chilometri fatti quanto per lo zaino a cui da tempo non ero più abituato. Del resto che si parta per un percorso di due settimane, un mese, o otto giorni come la Via Francisca, il carico è lo stesso. Anzi, qui pesa il fatto di aver bisogno pure di vestiario adeguato perché la Valganna prima e Sacro Monte poi non sono per niente calde. Il mese di giugno quest’anno sta facendo un po’ impazzire per un meteo inclemente.
Raggiungiamo velocemente la Badia e da lì si entra nel bosco per prendere il sentiero che in un’ora e mezza porta a Brinzio. La preoccupazione per lo stato del sentiero si dissolve in fretta. L’acqua dei giorni scorsi ha lasciato segni evidenti, ma il tracciato è libero e si percorre senza problemi. Si sale al punto panoramico e da lì a Valicci per poi scendere velocemente nel piccolo borgo sede del parco del Campo dei fiori.
Dopo una notte di pioggia camminiamo con il sole e una temperatura perfetta. Sosta al circolino del paese dove ci aspettava Ferruccio Maruca. Il tempo di un caffè e si riparte per La Rasa. Nuova sorpresa con l’arrivo a Brinzio anche di Marco Pinti. I politici della compagnia salgono così a due. Da ieri cammina con noi Samuele Astuti consigliere regionale del Pd, si è aggiunto un collega che è sui banchi del consiglio comunale per la Lega. Samuele è animato dallo spirito scout da dove proviene, Marco dalla grande passione per i cammini. Iniziò sei anni fa con la Via Francigena e da allora non si è più fermato. Appena può scappa da Varese, mette gli scarponi e zaino in spalla gira l’Italia. Quella minore, poco nota, ma proprio per questo più autentica. Con il vero spirito Pellegrino si muove con energia scegliendo percorsi che spesso partono da casa.
Il gruppo inizia a consolidarsi e lungo la strada ognuno trova un proprio compagno di strada e così i chilometri volano.
Una sosta a La Rasa per consumare un panino e poi trovare la bella sorpresa di un punto ristoro messo in piedi sulla via per Oronco da Alessandro, sua figlia Sonia e le due nipotine. Frutta, acqua e limone e menta. Una piacevole esperienza prima di arrivare alla Prima cappella. Momento di sosta con Alessia di Archeologistics che ci illustra la storia del percorso delle cappelle e della nascita del Sacro Monte.
L’ultimo sforzo con il sole che picchia alle due del pomeriggio, ma la salita non ci preoccupa e ci ritroviamo presto sotto il Mosè. Da lì abbiamo raggiunto l’hotel Sacro Monte. Oggi ci trattiamo ancora bene e la vista da quassù è “lo spettacolo più bello del mondo”, come dice una coppia di Roma che alloggia nella nostra struttura.
Pomeriggio ancora lungo e così la giornata di arricchisce con le visite guidate al Museo Pogliaghi e alla Cripta del Santuario.
Dal balcone dell’hotel gestito da Mario, una nostra conoscenza da tempo per i suoi molteplici impegni nella comunità, si vedono i laghi, Varese, il seminario di Venegono e Malpensa. Per un momento si dimentica anche il periodo che stiamo vivendo a causa del coronavirus. C’è il togliere e mettere delle mascherine, ma per ora va bene così. Viviamo con energia e gratitudine una bella esperienza come il cammino prestando comunque attenzione agli altri anche attraverso forme così lontane dalla nostra storia.
Domani ci attende Varese, ma soprattutto Castiglione dove dormiremo nel nuovo ostello Pellegrino di Gornate Superiore. Saremo i primi e anche per questo ci sarà la sua inaugurazione
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