Interrogatorio di garanzia per la farmacista dell’ospedale di Saronno
Interrogatorio di garanzia per Sara Veneziano. È accusata, insieme ad Andrea Arnaboldi, di peculato per aver sottratto all'ospedale saronnese e rivenduto componenti per la terapia intensiva

La vicenda è scoppiata con gli arresti di venerdì scorso: una dipendente della farmacia dell’ospedale di Saronno è accusata di aver rivenduto materiale sanitario che veniva acquistato da lei stessa, con ordini sovra-dimensionati, in collaborazione con un imprenditore brianzolo connivente e amante della donna. Per entrambi l’accusa è di peculato mentre per l’imprenditore si aggiunge anche quella di auto-riciclaggio.
Sara Veneziano, la farmacista 59enne arrestata venerdì nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Busto Arsizio sulla farmacia dell’ospedale di Saronno, è stata interrogata questa mattina dal giudice per le indagini preliminari Luisa Bovitutti. La donna ha risposto alle domande e ha chiarito alcuni aspetti della vicenda. A confermarlo è il suo legale Antonella Zoni che ha presenziato al confronto ma nulla di più trapela sui contenuti dell’interrogatorio di garanzia.
La donna è accusata di peculato per aver fatto acquistare all’ospedale componenti per la terapia intensiva che poi sottraeva all’ospedale stesso e faceva rivendere al suo complice, titolare di una società brianzola specializzata nella vendita di dispositivi medicali, ad altre strutture ospedaliere. Una vicenda che ha colpito molto l’opinione pubblica anche perchè accaduta durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, mentre migliaia di persone morivano negli ospedali di tutta la Lombardia, anche a causa delle difficoltà riscontrate nelle terapie intensive.
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Il fatto che la farmacista, arrestata insieme all’imprenditore Andrea Arnaboldi (complice e amante secondo l’accusa), abbia deciso di parlare fa pensare ad una possibile collaborazione da parte della dipendente dell’Asst Valle Olona. Collaborazione che l’avvocato non vuole confermare: «Parleremo quando avremo a disposizione tutti gli atti. Al momento – spiega il legale – abbiamo avuto accesso solo all’ordinanza e siamo in una fase molto delicata». Ora il Gip dovrà decidere se confermare la misura cautelare in carcere oppure alleggerirla. Tutto dipenderà dai contenuti dei verbali dell’interrogatorio di questa mattina.
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