Ticinese compra un giornale in Italia: fermato alla frontiera
L'episodio capitato ad un cittadino elvetico fa riflettere sulle modalità di riapertura delle dogane
Mercoledì 3 giugno: la data che segna un passo avanti nella riapertura delle frontiere. I cittadini svizzeri, che con il loro turismo e il loro shopping sono innegabilmente il motore trainante dell’economia di tante realtà di frontiera, possono ricominciare a venire nel Bel Paese per mangiare nei ristoranti, per farsi belli dai parrucchieri e dalle estetiste, per bere un caffè.
Ma la spesa, quella no. Per quella si deve attendere ancora un po’. Quanto non è ben chiaro, come pure il perché. Fatto sta che in ottemperanza alle nuove disposizioni un fatto quantomeno curioso si è trovato a viverlo un cittadino svizzero il quale, proprio stamattina, ha ripreso la sua abitudine di recarsi in Italia per bere un caffè alla pasticceria, di cui è cliente abituale, leggendo il giornale. Se non fosse che quel giornale può essere fatto rientrare nella categoria “acquisto”, quindi vietato. È stato così bloccato dalle guardie di confine elvetiche che lo hanno invitato a lasciare l’illegale quotidiano in territorio italiano.
Niente di grave, s’intende. Il protagonista della storia ne ha approfittato per un secondo caffè che gli ha permesso di ultimare la lettura, mentre l’intera faccenda non fa che ricordarci del perché si dica “preciso come uno svizzero” e “dura lex sed lex”.
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Ma se gli svizzeri non ci vogliono,perché noi dobbiamo accettarli per forza….. che se ne stiano nel loro paese ,la spesa la possono fare lì….. chiudiamo i confini e alziamo un muro !!! W l’Italia
@Ross1961, la risposta è all’inizio dell’articolo: “I cittadini svizzeri, che con il loro turismo e il loro shopping sono innegabilmente il motore trainante dell’economia di tante realtà di frontiera, […]”.
Negozi di frontiera fatti solo per gli svizzeri, troppo cari per noi italiani…… adesso piangono perché sono deserti…….
Bustocco 71 ….. e scusa perché io non posso entrare nel loro paese o è solo permesso ai frontalieri che vengono sfruttati per bene …….. a loro non chiudono l’ingresso????
Anche qui durante il lockdown era consentito andare al lavoro, se l’azienda era aperta. Non ci vedo quindi proprio niente di strano.
Frontalieri sfruttati? Beh nessuno li obbliga, se gli sta bene vuol dire che la ricompensa per il loro lavoro è considerata adeguata.