L’autunno porta due cuccioli alle Cornelle: un tapiro e un alpaca

Un nuovo progetto europeo allarga la famiglia degli Ibis eremita, a grave rischio di estinzione. I nuovi cuccioli sono in cerca di un nome sui social

Tante novità al Parco Faunistico Le Cornelle che con l’arrivo dell’autunno ufficializza la partecipazione al programma Europeo di Salvaguardia dell’Ibis Eremita e dà il benvenuto a due nuovi piccoli, nella famiglia dei tapiri ed uno tra gli alpaca. Ora  serve l’aiuto di tutti per trovare loro il nome giusto.

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Nuove famiglie di Ibis eremita

Il programma EEP (European Endangered Species Program) dell’ibis eremita vede la collaborazione di diverse strutture a livello europeo per salvaguardare una delle specie europee a più grave rischio di estinzione.
Nel 2013 questo uccello contava un solo individuo europeo selvatico con comportamento migratorio e piccole colonie stanziali parzialmente dipendenti dall’uomo, soprattutto lungo le coste atlantiche del Marocco. L’Ibis Eremita è una specie considerata a grande rischio di estinzione, basti pensare che in Italia questo volatile si è estinto da diverse centinaia di anni, in parte per bracconaggio e caccia incontrollata, in parte per i numerosi cambiamenti dell’habitat prodotti dall’uomo, che hanno modificato le condizioni nelle quali la specie era abituata a vivere.

Il Parco Faunistico Le Cornelle, valutate le condizioni di habitat e strutture, ha ricevuto l’ok definitivo da parte della coordinatrice EAZA, per partecipare a questo importante progetto di salvaguardia e diffusione della specie. Ai due maschi già presenti provenienti dalla Germania, si sono aggiunti 3 esemplari (2 femmine e un maschio) provenienti dalla Francia proprio per assicurare la variabilità genetica della colonia riproduttiva. A questi esemplari nei prossimi mesi si aggiungeranno nuovi soggetti provenienti dalla Svizzera: il parco ospiterà quindi almeno 4 coppie di Ibis per dar vita al processo riproduttivo. “Grazie ai progetti LIFE europei e al lavoro dei partner europei, colonie stabili di Ibis Eremita sono oggi presenti in Austria, Germania, Svizzera e – con il programma di migrazioni guidate dall’uomo – anche in Toscana e sulle Alpi. L’obiettivo è di incrementare il numero di esemplari per ristabilire comunità selvatiche stabili in natura e tentare di ristabilire comportamenti migratori ormai perduti” spiega Maurizio Oltolina, veterinario e direttore sanitario del Parco.

L’Ibis eremita (Geronticus eremita) ha un’apertura alare fino a 125 cm e può raggiungere un peso tra 1 e 1,5 kg, è caratterizzato da un piumaggio nero con riflessi iridescenti verdi e violacei e presenta sulla testa una sorta di corona di piume lunghe. Altra caratteristica, le zampe rosse e un lungo becco rosso incurvato verso il basso.
Al Parco Faunistico Le Cornelle sarà possibile ammirare questi maestosi esemplari nella grande voliera che ospita i Grifoni, altra specie per la quale in Italia è stato portato avanti un importante programma di salvaguardia e reintroduzione in natura che oggi vede la presenza di esemplari nelle aree del Trentino Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia e in Sicilia.

Due fiocchi azzurri per i cuccioli di alpaca e tapiro

A rallegrare queste prime fredde giornate autunnali, anche la nascita di un cucciolo maschio di Tapiro che segue quella di un cucciolo di Alpaca. Il piccolo Tapiro, nato il 1° di ottobre è in salute e proprio in questi giorni, dopo aver vissuto esclusivamente in compagnia della mamma regolarmente visitato dai veterinari del Parco, ha potuto incontrare il padre sotto l’attenta supervisione del personale.
Nei prossimi giorni sarà la volta della sua sorellina, Lodi, nata la scorsa stagione. Successivamente si provvederà all’inserimento controllato del cucciolo nell’intera comunità di Tapiri presenti nel Parco. Tapiri che – spiega Oltolina – oltre ad essere animali molto amati dai visitatori, hanno per tutti noi un grande valore simbolico. Ci ricordano infatti l’importanza di salvaguardare le grandi foreste sudamericane, soprattutto la foresta Amazzonica e quelle del Pantanalin in cui i tapiri vivevano in gran numero, e che oggi per mano dell’uomo rischiano la completa distruzione per lasciare il posto ad allevamenti di bestiame e coltivazioni intensive. I Tapiri sono dunque il simbolo non solo della salvaguardia di una specie, ma della tutela di un intero ecosistema che per molti aspetti contribuisce, in maniera fondamentale, al funzionamento del nostro pianeta”.

Un’attenzione alla salvaguardia e alla sensibilizzazione che è alla base del lavoro quotidiano di veterinari e keeper del Parco Faunistico Le Cornelle che, attraverso la coordinatrice EAZA dei tapiri, sono in contatto con Patrícia Medici, biologa brasiliana fondatrice della Lowland Tapir Conservation Initiative e ricercatrice per l’IPE (Istituto di Ricerche Ecologiche) con sede in Brasile. Un filo conduttore tra la salvaguardia degli esemplari nel loro habitat e quelli in cattività, grazie anche all’utilizzo di un manuale comune – realizzato proprio dalla Dott.ssa Medici – per la gestione e cura degli esemplari in cattività. Durante la scorsa primavera, l’exhibit dei tapiri è stato arricchito con attrezzi che stimolassero il benessere psicofisico degli animali, come spazzole per il relax e la pulizia, ed un gioco cognitivo in cui i tapiri devono cercare di prendere il cibo contenuto all’interno del tubo girevole aperto ad una sola estremità, questi dispositivi vanno ad aggiungersi agli arricchimenti che quotidianamente sono proposti agli animali del parco.

Ma non è tutto, al Parco è arrivato anche un cucciolo di Alpaca e per gli amici social doppio contest per assegnare il nome ai due nuovi arrivati ai quali manca solo il nome. L’appuntamento è sulla pagina Facebook delle Cornelle dal 19 al 20 ottobre 2020 per l’alpaca mentre dal 22 al 24 sarà il turno del cucciolo di tapiro alla ricerca di un nome.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Ottobre 2020
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