Maltempo: allagamenti e piante cadute a Sesto Calende

Il vicesindaco Edoardo Favaron fa il punto della situazione dopo il maltempo degli ultimi giorni: «No danni gravi e nessun ferito. Rispetto a altre zone della provincia e del Piemonte abbiamo resistito bene»

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Alcune zone invase dall’acqua, qualche pianta caduta, ma nessuna conseguenza grave per cose e persone. Col Lago Maggiore tornato vicino ai livelli regolari, a Sesto Calende il bilancio dei danni causati dal maltempo dei giorni scorsi è piuttosto ridotto, probabilmente anche grazie alla rimozione alcuni giorni fa di rami e detriti dal corso del fiume.

«Il livello del Ticino – spiega il vicesindaco di Sesto Calende Edoardo Favaronlunedì pomeriggio si è abbassato intorno ai 2,62 metri, ma già nella sera di domenica alle 23 aveva smesso di crescere. Stiamo tenendo sotto controllo le aree più basse della città come la parte finale di viale Italia, la Marna, oltre al cantiere nautico e alla spiaggia di Lisanza».

Nel corso del fine settimana la pioggia e il vento a Sesto hanno abbattuto una trentina di alberi. I volontari della Protezione civile sono subito intervenuti per rimuovere le piante a terra, mentre la Polizia locale era impegnata nel monitoraggio della situazione. «Cadendo – racconta Favaron – una pianta ha colpito con le fronde un’automobile in transito venerdì. L’autista non ha riportato ferite e l’auto ha subito solo alcuni danni alla carrozzeria. In generale il maltempo non ha causato danni gravi a cose o persone».

Una pianta appoggiata ai cavi della corrente ha causato l’interruzione dell’energia elettrica per alcuni utenti del rione di Cocquo. Si sono ritrovate senza alimentazione anche un paio di abitazione nella zona bassa di Lentate.

«Rispetto a molte altre zone della provincia e del Piemonte ci è andata bene – conclude il vicesindaco Favaron -. Abbiamo resistito probabilmente anche perché una settimana fa abbiamo dedicato una giornata in collaborazione coi volontari del Parco del Ticino alla rimozione dei rami e dei detriti che ostacolavano il deflusso dell’acqua del fiume».

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Pubblicato il 05 Ottobre 2020
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