Guasto alla rete idrica a Sesto Calende, le opposizioni: “Vogliamo chiarezza”

Le opposizioni chiedono spiegazioni sulla gestione del servizio e sulla realizzazione di un nuovo pozzo come previsto dagli accordi con Esselunga

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Il guasto di una centralina che ha causato l’interruzione della fornitura di acqua corrente per parte di Sesto Calende ha riacceso il dibattito sulle condizioni e la gestione della rete idrica.

Sull’argomento sono intervenuti anche i due gruppi di opposizione Sesto 2030 e Insieme per Sesto. Le due liste hanno chiesto all’amministrazione di intervenire sulla situazione, ma soprattutto di fare chiarezza sulla realizzazione del nuovo pozzo, che Esselunga aveva promesso di costruire o finanziare come parte dell’accordo per l’edificazione del nuovo supermercato.

«Se è vero – commenta Sesto 2030 – che la gestione dell’acqua dipende dalla politica e dagli investimenti pubblici, una situazione non sempre efficace come la nostra è dovuta da precise (non) scelte di programmazione: a Sesto Calende è da decenni che non si investe su pozzi e acquedotti. Semplicemente non è ritenuta una priorità».

«L’accordo tra Comune ed Esselunga – aggiunge Sesto 2030 – per la costruzione del supermercato prevedeva come opera di compensazione la realizzazione di nuovo pozzo che avrebbe aiutato a fornire acqua ai cittadini sestesi. E cosa è successo poi? Assolutamente nulla. Esselunga ha già versato nelle casse del Comune l’importo concordato di 160.000, ma a quanto pare non è stato avviato l’iter necessario alla realizzazione del nuovo pozzo. Desideriamo che sia fatta chiarezza. Esiste un progetto? I 160.000 euro che ha dato Esselunga dove sono finiti? Sono stati stanziati o sono stati utilizzati per altro? Attendiamo che esca una verità su questo pozzo, e speriamo che non sia, come narra la leggenda rappresentata dal dipinto, una menzogna vestita da verità».

«L’incidente all’impianto di San Giorgio – afferma invece Insieme per Sesto – dimostra la necessità di fare il punto sullo stato del nostro sistema idrico integrato (acquedotto e fognature e depurazione). Questo è urgente per sapere qual è lo stato del nostro approvvigionamento idrico e degli impianti di distribuzione. Può darsi che la necessità di oggi non sia scavare un nuovo pozzo ma forse migliorare gli impianti e la rete: non sta a noi dirlo, ma ai tecnici. Chiediamo alla Giunta di portare l’argomento in Consiglio e agire, in accordo con i tecnici di Alfa, per utilizzare la somma che Esselunga è obbligata a versare per gli interventi necessari. Non lasciamo passare altro tempo».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Novembre 2020
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