Ex campeggio di Azzate, l’asta è andata deserta

Anche il quarto tentativo di trovare qualcuno interessato all'area di via Madonnina al Lago è andato fallito. Ora la base d'asta è scesa a 772 mila euro

Azzate, campeggio Sette Laghi

L’asta è andata deserta: ancora troppo alta la cifra necessaria per aggiudicarsi l’ex campeggio di via Madonnina al Lago. Il prezzo base per gli oltre 62 mila metri quadrati era di 1.227.183,75 euro e così questa mattina, venerdì 26 marzo, alla sede dell’ Istituto Vendite Giudiziarie del Tribunale di Varese e Busto Arsizio non si è presentato nessuno.

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L’ex campeggio Sette Laghi di Azzate 4 di 24

La data della nuova asta è già stata fissata dal curatore fallimentare: si terrà il 20 luglio alle 15 nella nuova sede dell’Istituto Vendite Giudiziarie in via Ghiberti. Il ribasso è notevole si parla di una base di partenza di 722 mila euro, una cifra decisamente più “appetibile” considerato che l’area che ospitava l’x campeggio Sette Laghi comprende un fabbricato destinato ad ospitare la reception, bar, ristorante, sala polivalente, locali ad uso amministrativo; zona svago con due piscine, solarium, campi da tennis e da calcetto, bocciodromo; un’area destinata al rimessaggio delle barche sul lago di Varese, edifici comuni destinati a spogliatoio e servizi igienici, oltre ad alcuni terreni esterni all’area recintata.

Quella di luglio sarà il quarto tentativo di trovare un acquirente per l’ex campeggio che era diventato un piccolo villaggio abitato da quasi 400 famiglie. Un villaggio abusivo che le ruspe hanno raso al suolo ormai quasi del tutto.

L’area dell’ex campeggio Sette Laghi di Azzate va all’asta

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Pubblicato il 26 Marzo 2021
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L’ex campeggio Sette Laghi di Azzate 4 di 24

Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da carlo196

    Non è che con il senno di poi lo smantellamento del villaggio, pur abusivo, si sia rivelato controproducente? Hanno sanato situazioni ben peggiori mentre qui si è voluto distruggere un paesino ben strutturato e ordinato. Bastava regolarizzare gli insediamenti meno invasivi e facendo pagare quanto dovuto di imposte nazionali e comunali.

    1. Avatar
      Scritto da lenny54

      Forse una sanatoria ha comunque delle regole: se uno si opponeva valeva ugualmente per gli altri? Sanare da quando, dalle singole posizioni degli abusivi? Gia’ al sud l’abusivismo diventa consuetudine. E l’Italia e’ famosa per essere il paese dove i furbi la sfangano sempre, vedi gli innumerevoli e abituali condoni!

  2. massimiliano_buzzi
    Scritto da massimiliano_buzzi

    va considerato che in periodo di pandemia, tra decreti, blocchi e quant’altro l’iniziativa imprenditoriale è ulteriormente scoraggiata. se il quarto incanto è andato deserto è indicativo che qualche speculatore è già in agguato. questa gente conosce bene il mestiere; aspettano che il valore di base asta scenda molto al di sotto della media di mercato e poi fanno la loro mossa. c’è poi da mettere in conto la rovina che aggredisce ciò che è rimasto nel lotto al asta, anno dopo anno ne abbatte di un 6-7 % alla volta il valore.

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