Progetto Democratico: “Abbiamo chiesto chiarimenti, dall’altra parte si sono alzati i toni”
Il gruppo consiliare di centrosinistra risponde al commissario supplente di Forza Italia, Luca Macchi, che li ha attaccati e duramente criticati a fine commissione Cultura di marzo
«Interessante versione dei fatti»: questo il primo commento del gruppo consiliare di centrosinistra Progetto Democratico di Samarate, riguardo la critica di Luca Macchi a margine della commissione Cultura di venerdì 5 marzo.
«D’altronde – continuano – la commissione si è aperta proprio con un monologo dell’ex coordinatore di Forza Italia, presente come commissario supplente di Forza Italia, che metteva le mani avanti circa il fatto che, pur non essendo una associazione formalmente costituita ed iscritta all’albo comunale delle associazioni, il suo gruppo culturale era stato invitato al tavolo delle associazioni con rappresentante il commissario supplente stesso».
Le domande della sinistra – «che poi sono state di Progetto Democratico (così, per chiarire che la chiusura mentale a sinistra non è diffusa)» – rivolte all’amministrazione per avere aggiornamenti circa la messa a disposizione della Villa Montevecchio,«attualmente ancora in usufrutto alla Fondazione Montevecchio con uno statuto tuttora vigente». Hanno poi chiesto quali valutazioni sui costi fossero state fatte e «un chiarimento circa le dichiarazioni del suddetto commissario di Forza Italia che avrebbe, in quanto referente di un gruppo di persone che ha organizzato lo scorso anno sei eventi e che ha, secondo le sue dichiarazioni, firmato un accordo con l’amministrazione per usufruire gratuitamente della Villa Montevecchio, al pari delle associazioni regolarmente costituite».
I consiglieri Tiziano Zocchi e Rossella Iorio precisano di voler comprendere l’esclusività del contratto, in modo da «estenderlo a tutti i cittadini che vogliano organizzare eventi culturali in città e come questo possa essere sostenibile economicamente». Dunque, sostengono di non aver attaccato il commissario supplente Macchi, ma di una «semplice richiesta di informazioni e chiarimento. Se le commissioni non devono servire neanche a questo non capiamo come possiamo intenderle».
«La questione delle modalità di assegnazione alle associazioni degli spazi di Villa Montevecchio era già stata da noi sollevata in commissione Bilancio durante la discussione della messa in liquidazione della Fondazione Montevecchio. Ricordiamo che esiste un “Regolamento per la concessione di contributi, sussidi, patrocini, beni mobili immobili a Gruppi e Associazioni” che, al Capo III art. 14 tratta, appunto, la concessione degli immobili diversi dalle strutture sportive.
Da parte nostra non abbiamo insultato o accusato nessuno, abbiamo solamente chiesto chiarimenti, visto che non conoscevamo i fatti. Dall’altra parte invece si è giocato in difesa e alzando i toni. L’esperienza ci insegna che chi urla ha torto, ma magari ci sbagliamo».
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