Addio a Claudio Colombo, storico presidente della Sestese Canoa
Visionario e ambizioso, Colombo era molto conosciuto nel mondo dello sport: in passato è stato anche consigliere regionale nel Comitato Fick. Fondò una leva canoistica dalla quale sono usciti due atleti olimpici, Crenna e Dressino
Sesto Calende dice addio a Claudio Colombo. Questa mattina, martedì 4 maggio, la scomparsa dello storico presidente del Circolo Sestese Canoa e Kayak (CSCK) ha lasciato attoniti i sestesi, canoisti e non, e tutti coloro che nel mondo canoistico lombardo avevano potuto apprezzarlo. Colombo infatti non è stato solo presidente della società sportiva, ma anche Consigliere regionale nel Comitato Fick.
La sua visione ispirata, la sua passione per lo sport, agonistico e non agonistico, nelle parole dell’attuale presidente, Marco Dalla Rosa: «Deve davvero tanto, il CSCK di oggi, a Claudio, alla sua visione della canoa e, più in generale, dello sport. Visione che si rivelava mirare ad un traguardo sempre un po’ più in là anche di quanto noi giovani di allora osassimo pensare, ma che quando – ormai sono passati più di 25 anni – Claudio ha deciso che era arrivato il momento del ricambio abbiamo fatto nostra, non senza timore. Già, perché per Claudio gli obiettivi non potevano essere mediocri. Si doveva volare alto anche stando in acqua, e il volo alto per lui erano le Olimpiadi: ricordo che già negli ottanta aveva chiamato “obiettivo Seul” la leva canoistica dalla quale molti di noi sono usciti. Però aveva ragione: non sarà stato Seul, è stato Rio de Janeiro (ai Giochi del 2016 hanno partecipato due atleti usciti dal vivaio sestese, Giulio Dressino e Mauro Crenna ndr), ma un passo alla volta siamo arrivati dove aveva previsto; ci siamo arrivati con questa sua visione ben presente e grazie ai principi – impegno, volontà, volontariato e ruolo sociale dello sport – che da lui abbiamo ereditato e che sono il patrimonio genetico del CSCK. Sì, a Claudio dobbiamo proprio tanto. Ricordiamolo sempre».
Gli atleti, i tecnici, il Presidente Marco Dalla Rosa, il Vicepresidente Maurizio Lenuzza e tutti dirigenti societari sono vicini alla famiglia di Claudio, con rinnovata tenacia nell’attività sportiva. Come piaceva a lui.
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