“Le riaperture senza aiuti non eviteranno la chiusura di molti bar e ristoranti”
L’ennesimo grido d’allarme del presidente provinciale di Fipe Giordano Ferrarese non sottovaluta comunque gli aspetti positivi dei provvedimenti annunciati dal Governo
«Riaprire senza nuovi aiuti economici e senza i sostegni che stiamo ancora aspettando, potrebbe servire a poco. Potrebbe non evitare altre dolorosissime saracinesche abbassate per sempre». Giordano Ferrarese, presidente provinciale e consigliere nazionale di Fipe, non riesce a festeggiare davanti alla notizia della riapertura il prossimo primo giugno di bar e ristoranti anche all’interno.
«Mancano ancora due settimane. Altri quattordici giorni di incassi al lumicino o, peggio ancora, di fatturati a zero», sottolinea Ferrarese a pensando ai pubblici esercenti del Varesotto. «Le nostre imprese stanno facendo i conti con vere e proprie voragini economiche, abbiamo finito ogni riserva e riaprire un’attività, riaccendere i fornelli, significa tirare fuori migliaia di euro. Ci sono i fornitori da pagare, il personale da stipendiare. Abbiamo bisogno di tutti gli aiuti possibili se davvero si vuole fare ripartire una “macchina” che è senza benzina. Confidiamo nel nuovo decreto sostegni che sarà illustrato in queste ore, ma ribadisco che alle parole e agli impegni devono seguire i fatti. E i fatti per ora dicono che stiamo ancora aspettando i fondi del primo decreto sostegni».
L’ennesimo grido d’allarme del presidente provinciale di Fipe non sottovaluta comunque gli aspetti positivi dei provvedimenti annunciati dal Governo. Che comunque ci sono.
«Il coprifuoco alle 23 e poi alle 24 dal 7 giugno, sono due notizie ovviamente ottime. Come ci fa molto piacere anche il fatto che finalmente ci sia un cronoprogramma, che ci consenta di organizzarci. È anche una buona notizia l’accoglimento, anche se timido e parziale, delle istanze della categoria. Sono stati fatti dei passi avanti, ne servono però altri. Ad esempio, attendiamo un segnale concreto sulla proroga del blocco dei licenziamenti: bisogna evitare che già da luglio possano saltare migliaia di posti di lavoro».
Giordano Ferrarese, presidente provinciale e consigliere nazionale di Fipe
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