Il corriere di Amazon scambiato per ladro finisce alla gogna su Facebook
L'uomo è stato fotografato e indicato su un gruppo social di Marnate come un possibile ladro o truffatore. Solo l'intervento di un dipendente di Amazon ha chiarito la vicenda
Il corriere di Amazon scambiato per ladro si ritrova al centro di una vera e propria caccia alle streghe. Il fatto è avvenuto a Marnate e, in particolare, è sul gruppo Facebook “Sei di Marnate se” che il povero lavoratore è stato additato come un possibile malvivente.
Solo dopo qualche decina di commenti è intervenuto un dipendente del sito Amazon di Origgio, residente a Marnate, che ha spiegato come non si trattasse di un ladro o di un truffatore ma semplicemente di un corriere che stava effettuando un lavoro di rilevazione orari e ricerca di posto sicuro per lasciare i pacchi, in mancanza del cliente in casa.
Una rassicurazione che non è bastata alla signora che non ha, comunque, fatto retromarcia nè cancellato il post (i commenti sono stati disattivati non prima che qualcuno scrivesse alcuni insulti all’indirizzo del povero corriere che appare in foto, ndr) ma che anzi ha rilanciato dicendo di conoscere tutti i corrieri Amazon della zona, affermazione alla quale il dipendente della multinazionale americana ha risposto: «Quelli che lavorano a Origgio sono 600, ne è sicura?».
Spesso i social, e in particolare i gruppi locali, sono uno strumento utile che aiuta le comunità a comunicare e a segnalare possibili furti o truffe ma prima di lanciare accuse (con i soliti commentatori che scrivono spesso senza nemmeno farsi una domanda) sarebbe meglio verificare.
Uno dei moderatori (sempre molto attenti) del gruppo, Luca Calamari, ha poi aperto un nuovo post in cui ha dato la possibilità al dipendente Amazon marnatese di spiegare come funziona la rilevazione dei luoghi idonei alla consegna da parte dei driver della società di Seattle.
Tutto è bene quel che finisce bene. Dopo un chiarimento con la sede Amazon di Origgio la signora che ha lanciato il post ha deciso di cancellarlo, rassicurata dalle spiegazioni giunte dalla società.
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Ah quindi è lui a dover dimostrare di non essere un criminale e convincere le zabette che stava lavorando.
Facebook in generale e i gruppi “sei di… se….” sono la miseria umana.