Longo Borghini e Giuffrida tornano sul podio olimpico: bronzi nel ciclismo e nello judo
La campionessa di Ornavasso replica il terzo posto di Rio: incredibile vittoria dell'austriaca Kiesnhofer. La judoka romana perde in semifinale con la giapponese Abe (poi oro) ma si rifà nella finale per la terza piazza
Due medaglie di bronzo per gli azzurri – anzi, per le azzurre – nella mattinata italiana, il pomeriggo inoltrato in Giappone. Il primo arriva dal ciclismo su strada con la verbanese Elisa Longo Borghini, il secondo dal judo con la romana Odette Giuffrida, due atlete che già a Rio de Janeiro avevano conquistato il podio.
CICLISMO
In una delle gare di ciclismo più assurde che si ricordino, l’Italia esce a testa alta e conquista la terza medaglia della sua spedizione a Tokyo, la prima di bronzo. Il merito è di Elisa Longo Borghini, l’atleta di Ornavasso che già cinque anni fa a Rio salì sul terzo gradino del podio e che in Giappone si conferma come specialista a cinque cerchi.
Un grande risultato per la numero uno del ciclismo femminile azzurro, 29 anni, atleta della Trek Segafredo e già trionfatrice quest’anno al “Trofeo Binda” di Cittiglio. Un podio ottenuto al termine di una corsa su strada che, dicevamo, ha contorni surreali perché la medaglia d’oro è andata al collo dell’austriaca Anna Kiesenhofer su cui nessuno puntava alla vigilia.
Anche perché Kiesenhofer è scattata al primo chilometro di gara insieme ad alcune compagne di avventura in quella che il plotone ha considerato la classica fuga di inizio corsa. E che invece è andata fino in fondo mentre dietro tutte le grandi del plotone si sono marcate a vicenda. L’unica a provare il contrattacco è stata Annemieke Van Vleuten, una delle punte dell’Olanda, squadra da battere.
Ripresa una prima volta, Van Vleuten è tornata all’attacco nel finale e questa volta ha staccato il gruppo arrivando da sola al secondo posto per la medaglia d’argento. Ma in un’azione simile, alle sue spalle, Elisa Longo Borghini ha fatto lo stesso andandosi a prendere un bronzo eccellente per sé, per il ciclismo azzurro e per tutto il medagliere italiano.
JUDO
A Rio era stata d’argento, a Tokyo conquista il bronzo la romana Odette Giuffrida, 26 anni in forza all’Esercito. La judoka era impegnata nella categoria fino a 52 Kg, si è dovuta arrendere in semifinale alla giapponese Uta Abe (poi oro) soltanto ai “tempi supplementari”, ovvero al cosiddetto golden score. Poi però, nella finale per una medaglia contro l’ungherese Pupp, Giuffrida si è rifatta anche questa volta in un match equilibrato. Golden score necessario anche in questo caso, ma l’atleta italiana ha avuto la meglio con un decisivo seoi nage reverse.
Grazie a questi due podi, l’Italia ora vanta quattro medaglie: un oro, un argento e appunto due bronzi.
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