Aggredita da dietro: “Stai zitta!”, ma la rapina al supermarket di Olgiate Olona va a monte

In aula durante il processo alla “banda Vasi” una testimone ha ripercorso i momenti in cui i banditi sono entrati in azione con l’intento di assaltare il negozio nell'ottobre 2011

carabinieri notte varesini

Era la fine di una giornata di lavoro, il primo di ottobre del 2011 in un supermercato di Olgiate Olona e due addette scendono dal negozio verso un parcheggio utilizzato dai clienti. Una delle due sente un rumore, come uno strillo, e dice all’altra: «Ma che hai visto, un topo?».

Poi vede quello che per davvero sta succedendo e scappa, dando l’allarme: non si era accorta che due persone imbacuccate per non farsi vedere le stavano aspettando, dopo aver atterrito la collega, forse per mettere a segno l’ennesima rapina di quella banda sospettata fra armi e violenza di mettere paura fra il 2010 e il 2011 nelle zone al confine fra Alto Milanese e Varesotto, tra provincia di Varese e Canton Ticino.

Era la banda di Filadelfio Vasi, campione del crimine varesino, personaggio noto per la contiguità con la tifoseria del calcio legata all’estrema destra nostalgica ma con la passione per la vita a mano armata, così da annoverare nella sua storia un vero e proprio atlante criminale.

E nella mattinata di martedì in aula è andata in scena anche la paura con una donna di mezza età costretta a ricordare quei momenti di panico.

«Stavamo scendendo nella parte inferiore della palazzina utilizzata come parcheggio da noi e dai clienti quando mi sono sentita prendere da dietro», ha raccontato la donna come testimone del procedimento che vede alla sbarra la banda composta da 10 persone a vario titolo accusate di rapina a mano armata e estorsioni. La donna viene raggiunta alle spalle. «Ho sentito una voce che mi ha detto: “Stai zitta”, e mi tratteneva da dietro: era un uomo poco più alto di me e ho fatto in tempo a vedere che aveva un berretto militare, occhiali da sole e una pesante sciarpa».

Ma un urlo scappa alla commessa e la collega fa in tempo a mettersi in salvo e a dare l’allarme, coi due malviventi che scappano.

È solo un frammento di quello di cui sono accusati i componenti del gruppo in attesa di vedere terminato il processo che si è appena aperto e che dovrà fare luce si diversi episodi che prendono il nome dalle tante località fra Italia e Svizzera dove sono contestate le rapine.

Uno dei punti importanti, sui fatti di Olgiate Olona sarà anche quello di capire se una ex dipendente del supermarket, anch’essa indagata abbia avuto un ruolo di basista nel tentato colpo dell’orrore di 10 anni fa.

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Pubblicato il 23 Novembre 2021
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