Capodanno con il sole: in arrivo l’anticiclone africano che porta temperature primaverili
A partire da giovedì soprattutto nella zona prealpina il caldo si farà sentire, arrivando a 15°-17° con punte anche più elevate per effetto del favonio

Sarà un Capodanno con il sole e dalle temperature miti, quasi un anticipo di primavera. Le previsioni meteo annunciano giornate di sole e un deciso rialzo delle temperature per gli ultimi giorni del 2021 in tutta la fascia prealpina.
«Già a partire da gi0vedì inizierà a far sentire i suoi effetti un’alta pressione di origine africana che arriverà nei giorni di Capodanno fino nel cuore dell’Europa – conferma Paolo Valisa, meteorologo del Centro geofisico prealpino di Varese – Da giovedì infatti terminerà il ciclo di perturbazioni e nuvole che ha caratterizzato le festività natalizie e si avranno giorni di bel tempo, con sole limpido e temperature molto elevate per il periodo».
Soprattutto nella zona prealpina, grazie alla barriera delle Alpi, il caldo si farà sentire, arrivando a 15°-17° con punte anche più elevate per effetto del favonio. Lo zero termico a 3700 metri di quota è quello tipico del mese di luglio. Questa breve ondata di caldo provocherà anche nebbie in pianura dove, proprio per effetto della copertura del sole da parte della nebbia, la temperatura tenderà però ad essere meno elevata.
Una situazione anomala per la fine di dicembre, un indicatore di qualcosa che sta cambiando: «Un singolo episodio come questo non lo possiamo considerare direttamente legato ai cambiamenti climatici – spiega Valisa – ma è la frequenza con cui queste anomalie si verificano che ci dice di un mutamento in atto. L’inverno scorso qualcosa di analogo si verificò alla fine di febbraio».
Anche se si tratta di fenomeni estemporanei, le conseguenze possono essere dannose, avverte il meteorologo: «Rialzi così significativi possono avere effetto sullo scioglimento dei ghiacci in alta quota, ma anche sulla consistenza degli strati nevosi, con l’aumento del rischio di valanghe in montagna, e, soprattutto se si verificano più avanti nella stagione, possono provocare molti danni agli alberi da frutto, perché stimolano un’accelerazione del risveglio vegetativo e le gelate tardive che arrivano sempre alla fine dell’inverno trovano le piante già attive».
Godiamo dunque le giornate di sole e caldo che arriveranno, ma senza dimenticare il monito di Paolo Valisa: «Se i cambiamenti climatici ci portassero verso un raffreddamento probabilmente saremmo molto più preoccupati e allo stesso tempo attivi per combatterli – conclude il meteorologo varesino – Invece il caldo e il sole ci piacciono e ci portano a sottovalutare quesi fenomeni. Una sorta di “dolce veleno” che ci beviamo senza accorgerci che ci fa male».
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