L’Anpi porta ad Azzate Paolo Berizzi, il giornalista preso di mira dall’estrema destra

L'appuntamento è per venerdì 18 marzo alle 18.30 nella sala consiliare. Una scelta non casuale, come spiega Vittore Brunazzi, responsabile della sezione Anpi del paese

Serata con Paolo Berizzi

Paolo Berizzi verrà ad Azzate a presentare il suo nuovo libro: “È gradita la camicia nera. Verona la città laboratorio dell’estrema destra tra l’Italia e l’Europa“. L’appuntamento è per venerdì 18 marzo alle 18.30 nella sala consiliare. Una scelta non casuale, come spiega Vittore Brunazzo, segretario della sezione ANPI di Azzate: «La proposta è arrivata da Anpi provinciale e dall’osservatorio delle nuove destre – spiega – La presentazione del libro di Berizzi qui, ci darà modo di  riaffermare la difesa dei nostri valori costituzionali».

Paolo Berizzi, 49 anni, giornalista e scrittore vive sotto scorta dal 2019 a causa delle sue inchieste sul neofascismo: «È già venuto due volte a Varese – dice ancora Brunazzo – ma da Azzate non era mai passato. Oggi lo accogliamo volentieri perché sarà importante ripercorrere le tappe che ci hanno portato dove siamo ora, e capire che è arrivato il momento di difendere con coraggio i nostri ideali di libertà».

Azzate ha ospitato nel 2019 Francesco Filippi, scrittore autore del libro “Mussolini ha fatto anche cose buone” sottotitolo “un libro sulle idiozie che continuano a circolare sul fascismo” e  nel 2021 Chiara Colombini con il suo “Anche i partigiani, però…” : in entrambe le occasioni i DoRA, il gruppo nazifascista che ha base in paese, si era mobilitato con striscioni e manifestazioni fuori dalle sedi degli incontri per contrastare le presentazioni dei due volumi, che avevano lo scopo di smantellare il lungo elenco dei luoghi comuni e delle falsificazioni sulla Resistenza.

Il giornalista in questi giorni ha twittato messaggi molto chiari: “In attesa che le istituzioni democratiche battano un colpo qui ci si muove: il 18 marzo sarò ad Azzate dove opera DoRa. Il fascismo è un crimine e combatterlo è un dovere civile. Ci siete?”

Domenica 27 febbraio Berizzi si è anche rifiutato di parlare all’anniversario della battaglia di Fabbrico: “Rivendico la mia scelta di rinunciare all’orazione nell’anniversario della Battaglia di Fabbrico, di cui sono cittadino onorario– ha scritto in un tweet- . La presenza in contemporanea dei fascisti è incompatibile con la memoria e il sacrificio dei partigiani. Basta far finta di niente“.  Nessun dialogo con i nazifascisti: a quanto pare la linea sarà questa.

L’incontro di venerdì 18 marzo prevede l’intervento di Fabio Minazzi ordinario di Filosofia teoretica dell’Università degli Studi dell’Insubria e intermezzi musicali di Stefano Tosi. L’ingresso è libero con esibizione del green pass.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Febbraio 2022
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