Masterplan 2035, per Somma priorità ai lavori di via Giusti

Il punto sul Masterplan in commissione a Somma Lombardo, in vista dell'incontro con Regione di lunedì 4 aprile

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Lunedì 4 aprile Regione Lombardia incontrerà Sea, Enac, i sindaci del Cuv e il Parco del Ticino per parlare nuovamente del Masterplan 2035: così il sindaco di Somma Lombardo, Stefano Bellaria, nella commissione Territorio di martedì 29 marzo ha fatto il punto della situazione. (Foto d’archivio)

A dicembre sindaci del Cuv – così come il Parco avevano espresso un parere negativo al rinnovato Masterplan, che confermava l’espansione a Sud di Cargo City.

A febbraio l’assessore regionale Raffaele Cattaneo, insieme a Pietro Foroni e Claudia Maria Terzi  ha incontrato nuovamente i sindaci dei comuni intorno a Malpensa, che avevano sintetizzato le osservazioni in un documento suddiviso in tre macroargomenti: la sostenibilità ambientale, la viabilità e la ricaduta occupazionale.

«Nell’ultimo incontro si sono fatti passi in avanti sugli ultimi due punti – ha spiegato Bellaria – l’assessore Cattaneo è partito in maniera intelligente a d affrontare i temi meno controversi». Come quello dell’occupazione: Sea ha creato una Academy di Its, confermando la disponibilità a collaborare con gli altri istituti sul territorio.

«Noi abbiamo chiesto di formare preventivamente sul territorio il personale che andrà a Malpensa, per rendere più attrattivo il personale che risiede sul territorio del Cuv, così avranno una chance in più per lavorare in aeroporto – che non è un automatismo», ha continuato Bellaria. Tra le altre richieste in materia occupazionale, un punto Informalavoro (fisico o sul web) che riporti con trasparenza le domande e le offerte di lavoro.

Il “nodo” Cargo City

Il nodo più ostico da sciogliere è l’espansione di Cargo City a Sud, verso la brughiera di Lonate Pozzolo: questo, insieme all’espansione direzionale antistante al Terminal 1, era nella proposta presentata lo scorso novembre al Ministero della Transizione Ecologica e che è stata confermata.

Bellaria ha riportato le motivazioni di Sea ed Enac che hanno “bocciato” le proposte dei sindaci del Cuv per evitare l’espansione a Sud, come quella a Ovest  a fianco dell’attuale Cargo City: «A Ovest hanno evidenziato “problemi di sicurezza”, perché dalle immagini proiettate ci sarebbero dei tratti che gli aerei devono svolgere per tornare in pista difficili da percorrere e in alcuni tratti l’aero non è visibile dalla torre di controllo». In seguito ha ricordato la critica del Cuv alla millantata diminuzione dell’espansione da 60 a 45 ettari: «Noi abbiamo fatto notare che la riduzione comprende solo la recinzione del sedile, mentre il piazzale è rimasto identico».

Cattaneo ha chiesto a Sea di verificare se c’è la possibilità di ridurre l’espansione ulteriormente e se sia possibile realizzarla a step. Poi il primo cittadino si è concentrato sui parametri dell’ente per la previsione della crescita: «L’espansione è prevista secondo dei parametri di scenario ottimale, sono stati presi gli anni normali di Malpensa e proiettati rispetto alla crescita del futuro. Purtroppo il settore aeroportuale non ha una crescita lineare e negli ultimi 22 anni è successo di tutto, dalle Torri Gemelle, alla crisi economica alla pandemia di Covid-19 alla guerra in Ucraina. La proposta è di prevedere step differenti per evitare di cementificare una parte di brughiera per poi accorgersi che ne bastava molto meno».

Il più critico riguardo al metodo di Regione Lombardia è stato Claudio Brovelli (Sinistra per Somma), che già nella commissione di febbraio si era espresso in merito: «Regione con questo metodo di mediazione sta rinunciando a programmare gli interventi sul territorio, quasi che sia Sea a indicare dove si deve andare: una rinuncia politica pesante e grave di amministrazione del territorio. Una regione seria avrebbe dovuto affrontare il problema dell’ampliamento dell’aeroporto con un nuovo piano d’aria».

 

Masterplan 2035: “Regione lascia il territorio a Sea”

La priorità di via Giusti

Sulla viabilità il Cuv ha richiesto delle opere «che il territorio attende dal 1999». Cattaneo ha proposto di provare a realizzare nel breve-medio termine alcuni interventi di carattere minore (di 35milioni di euro): riqualificazione via Giusti, la bretella di Arsago-Seprio, la variante SP28 e il tratto della tangenziale Ovest di Gallarate da Besnate a Cardano (solo il tratto di Cardano), per poi mettere come priorità la progettazione della tangenziale di Somma Lombardo e la SS341 (la cosiddetta “tangenziale di Samarate”), andando a intercettare dei fondi ministeriali.

«Per noi è fondamentale realizzare queste opere, perché si deve tenere attenzione non solo alle esigenze di collegamento con l’aeroporto, ma anche la viabilità dei comuni – che era già presente nel piano del 1999 e che non sono ancora state realizzate. Non ci può essere solo una visione aeroportocentrica».

Brovelli ha espresso le sue preoccupazioni in merito all’aumento del traffico: «Se non si precisa con cattiveria che prima della bretella di Arsago – che non era prevista nel piano d’aria – si punti almeno alla riqualificazione di via Giusti, altrimenti avremo dallo sbocco di Arsago alla via Giusti un aumento di traffico imprevedibile». Una strada «tra le più incidentale del nostro territorio, vedere l’aumento del traffico sarebbe un disastro».

Ha concluso sottolineando l’urgenza di riqualificare via Giusti prima dei lavori sulla bretella di Arsago: «Gradirei che il sindaco sentisse un mandato preciso da Regione: la priorità della riqualificazione di via Giusti, poi la bretella».

Della stessa opinione Angelo Ruggeri (consigliere del Partito democratico): «Ogni nuova strada porta ad aumento di traffico. La tangenziale di Arsago non credo intercetterebbe altre macchine su Besnate per andare a Malpensa, perché chi proviene dal nord esce già a Vergiate. Non sarebbe una politica atta alla riduzione o al contenimento di traffico veicolare».

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 30 Marzo 2022
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